«A causa dell’alto numero di volatili – spiega il sacerdote – il tetto della chiesa di San Giovanni presenta situazioni ormai critiche ed impossibili da debellare. Il mio predecessore aveva speso circa 20 mila euro per i dissuasori, oggi assolutamente inutili. Purtroppo, non esiste nulla che possa difendere il tetto contro le cicogne e che metta insieme le esigenze di questi animali protetti con la Sovrintendenza, la quale, a sua volta, protegge il monumento. La realtà è che le cicogne non sono solo un bene per il territorio ma, che piaccia o no, sono anche un danno monumentale continuo».
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