Premio artistico internazionale per la barista-rallysta

La poliedrica saviglianese si sta scoprendo anche nei panni di pittrice

Elena Giovenale con il quadro "Angoli di cielo", la targa e il maestro Alberto Perini
Elena Giovenale con il quadro “Angoli di cielo”, la targa e il maestro Alberto Perini

 

«Per la sua creatività, il suo talento e la ricerca stilistica».

Così recita la targa del premio internazionale Michelangelo conferita a Elena Giovenale per il quadro “Angoli di cielo”.
Non solo barista e rallysta, ormai la titolare del Taffini Cafè si vuole distinguere anche come artista. «Ho iniziato a dipingere un anno e mezzo fa, raccogliendo l’eredità del mio nonno pittore Matteo Giovenale – racconta Elena – Finalmente ho deciso di farmi seguire dal maestro Alberto Perini, il quale ha iniziato a introdurmi a più tecniche pittoriche, finché, provando la tecnica della spatola, sono riuscita a trovare la mia vocazione. Inizialmente era previsto solamente l’utilizzo dei colori, poi, a causa della mia curiosità e della mia competitività, ho provato la tecnica dello stucco con acrilico: ho voluto esagerare, ho provato e mi piace da morire».
Il nonno Matteo è stato un volto piuttosto noto e attivo nel mondo dell’arte per circa sessant’anni. Adesso, il testimone è passato alla nipote, che ha preso il nonno come principale punto di riferimento: «Seguo le orme paesaggistiche di mio nonno, vado dietro alle stagioni e al clima, di conseguenza, esce fuori il mio lato piemontese, mettendo su tela soggetti come montagne e boschi, che sono dentro di me; d’altra parte, sto creando anche parecchi quadri che rappresentano mare, barche a vela, colori molto vivi… – continua Giovenale –. Non sono capace di copiare, ho messo in campo tutte le nozioni che mi ha trasmesso il maestro e, d’istinto, mi sono lanciata nella realizzazione di tele in rilievo».

L’INTERVISTA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.

Exit mobile version