A quasi un anno di distanza dalle elezioni comunali, il clima politico in città resta decisamente incandescente arrivando a toccare un nuovo apice dello scontro tra maggioranza e opposizione, per via di un evento di cui i consiglieri di minoranza hanno parlato approfonditamente tramite una conferenza stampa, tenutasi sabato 20 maggio.
IL CASUS BELLI
Lunedì 8 maggio si è tenuta, nella sala del Consiglio, la prima riunione congiunta tra i gruppi di maggioranza e minoranza per lavorare alla stesura di un nuovo regolamento del Consiglio. Tuttavia, l’incontro è durato appena il tempo che il sindaco Oderda comunicasse l’indisponibilità a lavorare con il gruppo di opposizione, a cui ha fatto subito seguito l’uscita di tutti i consiglieri di maggioranza dall’aula e l’invito del sindaco a fornire più avanti un nuovo modello di revisione dello statuto da sottoporre a giudizio.
RETROSCENA e BOTTA & RISPOSTA
Un episodio che non è andato sicuramente giù al gruppo di Patrizia Gorgo, con la capofila che, però, già prima della sopracitata riunione, aveva presentato due esposti contro il primo cittadino: uno al Prefetto e uno a Roma.
Non ha quindi fatto mancare la propria replica proprio il sindaco Oderda: «A pochi giorni dalla prima riunione prevista per l’8 maggio, abbiamo ricevuto copia di due esposti, inoltrati dalla lista Gorgo al prefetto di Cuneo ed al Dipartimento per gli affari interni di Roma, nei quali venivano messi in forte dubbio la correttezza delle deleghe di funzioni ai consiglieri comunali e addirittura la legittimità stessa delle riunioni della Giunta comunale. Accuse gravi ma completamente prive di fondamento, sia sotto l’aspetto politico che sotto quello legislativo, dalle quali ci siamo difesi immediatamente».
LA DIATRIBA COMPLETA ALL’INTERNO DEL GIORNALE.