SAVIGLIANO. La piscina comunale (foto) chiusa dallo scorso 5 dicembre per una criticità al tetto sopra la vasca non riaprirà l’8 gennaio (com’era previsto in un primo tempo). Potrà solo riaprire quest’estate, per la fruizione all’aperto. Lo hanno comunicato il sindaco Antonello Portera e l’assessore ai lavori pubblici Federica Brizio durante il Consiglio comunale di stasera, rispondendo ad un’interpellanza presentata dal gruppo di minoranza di centrosinistra, Spazio Savigliano.
In giornata era stata depositata l’attesa perizia sullo stato dell’impianto sportivo; secondo tale documento non ci sono le necessarie condizioni di sicurezza per poter riaprire la vasca coperta. Il sindaco ha spiegato che ora saranno valutate tre strade: 1. ristrutturazione piscina esistente: costo 5 milioni di euro, chiusura 3 anni; 2. abbattimento totale e ricostruzione: spesa 10% in più rispetto alla soluzione precedente, chiusura 3 anni e mezzo. C’è poi una terza via: un intervento sul tetto ad un costo tra i 700 ed i 900.000 euro; 1 anno e mezzo di chiusura. «Sarebbe una soluzione transitoria, un “rappezzo” e non una sistemazione definitiva perché non sarebbe a norma antisismica» hanno specificato Portera e Brizio. Infatti, la piscina così “riparata” – dopo un anno e mezzo di chiusura e una spesa comunque considerevole – potrebbe riaprire solamente per due anni, periodo prorogabile per altri 6 mesi; tuttavia, «nel frattempo si potrebbe costruire una piscina nuova in altro sito» ha evidenziato Portera.
«In tutti e tre i casi ci saranno tempi lunghi ed una spesa ingente» ha sottolineato l’assessore. Tutte le forze politiche intervenute nel dibattito si impegneranno a trovare nel più breve tempo possibile una soluzione che coniughi rapidità e sicurezza, valutando anche altre ulteriori proposte.
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