SAVIGLIANO. Solitamente, il primo Consiglio comunale è velenosetto: in aula si vuota il sacco delle polemiche riempito in campagna elettorale. E le minoranze, ancora con gli occhi rossi di rabbia, vanno subito all’attacco. È successo anche stavolta che tra i banchi dell’opposizione è finito quel centrosinistra che aveva governato la città negli ultimi ventisette anni.
Particolarmente scatenato l’ex sindaco Giulio Ambroggio. Prima ha contestato le deleghe rimaste in capo al primo cittadino Antonello Portera: «I saviglianesi hanno votato un sindaco – ha detto – e si sono ritrovati un podestà. Cosa sei, superman?». Poi ha cercato di dettare l’agenda al suo successore, elencandogli tutta una serie di cose da fare.
Anche il centrosinistra coté Pd, ribattezzatosi Spazio Savigliano, non ha fatto sconti: Piergiorgio Rubiolo della maggioranza è stato votato alla presidenza del Consiglio, ma il gruppo dove siede un altro scatenato ex, il già vicesindaco Giacomo Calcagno, si è astenuto.
E Portera? Serafico, non si è scomposto più di tanto.
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