SAVIGLIANO. Non hanno nessun’altra esigenza, se non dire «grazie» ai saviglianesi che li hanno accolti. Sono i quarantotto profughi ucraini che, a quasi tre mesi dallo scoppio della guerra nel loro Paese (il 24 febraio scorso), hanno cominciato una nuova vita nella nostra comunità. Sono in maggioranza donne e bambini che si stanno inserendo poco per volta, imparando la lingua.
Giovedì scorso il sindaco li ha accolti in municipio insieme ai rappresentanti delle associazioni. Durante la cerimonia c’è stato anche un simbolico scambio di bandiere, nel segno di un’amicizia che durerà a lungo.
Intanto, la professoressa Asparaggio continua il suo reportage su quei luoghi: stavolta ha raccolto alcune “voci dall’Est”.
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