Manifestare è giusto, pregare – se si crede – altrettanto. Ma in una situazione terribile come quella ucraina sono i gesti concreti a contare di più.
Dopo i primi giorni di sconcerto, sono partite anche sul nostro territorio tante iniziative di solidarietà.
Qualche esempio. A Savigliano si muovono le parrocchie e le associazioni che operano nel sociale. Si muovono nel senso letterale della parola, perché un primo carico di beni di prima necessità, raccolto a Sant’Andrea (foto), è partito alla volta del confine tra Polonia ed Ucraina. Un viaggio che ha coinvolto un saviglianese e due cavallermaggioresi, che abbiamo seguito e che ci porta una toccante testimonianza. Ed un viaggio che ha portato in Italia una settantina di rifugiati. A breve ne partirà un secondo: il materiale si raccoglie, sempre a Sant’Andrea, fino a giovedì mattina.
A Racconigi sabato ci sarà una giornata di raccolta di beni di prima necessità; il parroco don Maurilio ha inoltre piazzato in chiesa il “termometro della generosità”.
Ci si prepara, poi, all’accoglienza. Sono arrivate le tre mamme con i bimbi attesi a Savigliano, mentre il Prefetto ha scritto a tutti i Comuni per sapere se e dove ci siano posti adatti ad ospitare i profughi. Alcune associazioni, come la San Vincenzo, cercano alloggi da destinare ai profughi. E tanto altro ancora.
I particolari (e le notizie sulle raccolte attive sul territorio) sul numero in edicola stamattina.