RACCONIGI. «Prima ero solo divertimento e calcio, ma quel viaggio ad Auschwitz col “Treno della memoria”, nel 2018, mi ha aperto gli occhi, fatto crescere, fatto appassionare al mondo della politica, dell’attivismo, del sociale… Tutte cose che prima non mi interessavano». Sono le parole di Filippo Camporelli (foto), giovane racconigese che dopo quel primo viaggio effettuato con la scuola si è dedicato ad accompagnare i suoi coetanei nei luoghi dell’orrore nazista. Quest’anno, quando i viaggi sono ripresi con le cautele anti-Covid, è entrato nello staff. I particolari sul numero attualmente in edicola.