
SAVIGLIANO. La Banca Cassa di risparmio di Savigliano ha un nuovo assetto societario che si è concretizzato con l’ingresso nel capitale di tre Fondazioni piemontesi: la Cassa di risparmio di Cuneo, quella di Torino e la Compagnia di San Paolo. Finora le azioni dell’istituto di credito di piazza del Popolo erano detenute al 69% dalla Fondazione CRS – espressione del territorio saviglianese – e per il restante 31% dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna (Bper), entrata nel capitale della banca cittadina una ventina di anni fa, quando aveva rilevato la quota di Unicredit. Fino ad ora, perché lunedì 21 giugno l’assemblea della Cassa di risparmio cittadina ha deciso un aumento di capitale di 5,5 milioni di euro che diluisce la quota del maggiore azionista: la Fondazione CRS guidata dall’ex sindaco Sergio Soave passa dal 69% al 60% delle azioni. Questo per ottemperare all’accordo Acri-Mef siglato nel 2015, che chiedeva alle Fondazioni di diminuire la propria partecipazione nelle banche di riferimento.
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