
RACCONIGI. Per l’Ilva (nella foto, un presidio) sono settimane di frenetiche trattative a tutti i livelli, su tutti i fronti. «Venerdì siamo stati a Roma – spiega Corrado Denaro, della segreteria provinciale Fiom –. Abbiamo chiesto all’azienda di rinunciare al recesso e rispettare l’accordo sottoscritto nel settembre 2018. Abbiamo anche minacciato uno sciopero a livello nazionale, con manifestazione a Roma sotto il palazzo del Governo per sollecitare un suo intervento risolutivo». «L’azienda ha manifestato l’intenzione di rendere inutilizzabili gli impianti, svuotando gli altiforni – prosegue Denaro –. “Lo facciamo per voi, per non inquinare più” ci ha detto l’ad Morselli. Noi abbiamo risposto che in questo caso manterremo noi gli impianti accesi: uno sciopero al contrario!». I particolari a pagina 18.