Savigliano. Il richiamo delle proprie radici. È quello che ha sentito una fotografa saviglianese – la 25enne Jeanette Chiapello – che, dopo 23 anni, ha ritrovato la famiglia di origine. Credeva fosse stata sterminata nell’aprile del 1994 durante il genocidio dei Tutsi effettuato dagli Hutu in Ruanda. Un massacro a cui lei era scampata, finendo poi in Italia. Ora, ha potuto riabbracciare papà e fratello. Servizio a pagina 4.
Dopo ventitre anni, riabbraccia il papà
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