Ha fatto grande scalpore, nei giorni scorsi, la scoperta di un nuovo sistema solare composto da altri sette “mondi” simili alla Terra. Qual è la reale portata di questo avvenimento? È solo fumo negli occhi o sarà possibile un giorno “trasferirci” in massa sui nuovi pianeti? E soprattutto (ora più che mai) “Siamo veramente soli nell’universo”? Abbiamo girato queste affascinanti domande all’astrofisico saviglianese Andrea Chiavassa, che lavora all’osservatorio di Nizza. Servizio a pagina 9.