Questa notte alle 3 è scattato l’allarme perché un gruppo di malviventi aveva sradicato, usando un carro attrezzi, lo sportello bancomat della filiale della Banca Popolare di Novara a Villanova Solaro.Come riferisce un comunicato dei Carabinieri, in zona venivano fatte convergere alcune pattuglie della Compagnia di Savigliano e scattava il piano antirapina a livello provinciale. Poco dopo, nel centro di Moretta, una pattuglia della locale stazione intercettava il carro attrezzi, con a bordo la cassaforte del bancomat appena asportato. I militari si mettevano immediatamente all’inseguimento, durante il quale i malfattori gli lanciavano contro un grosso piccone ed altri utensili, nel tentativo di bloccarli. Nelle campagne di Polonghera, al carro attrezzi – che tentava di speronare l’auto dei militari eseguendo pericolose manovre – si aggiungeva una seconda auto del gruppo criminale: una Fiat Stilo condotta da un loro complice. In quel frangente, i malviventi abbandonavano il carro attrezzi (che finiva, senza conducente, in un fossato) salendo sulla Stilo. L’inseguimento lungo le strette e buie strade di campagna, durante il quale i Carabinieri esplodevano alcuni colpi d’arma da fuoco, proseguiva per altri 2 chilometri per terminare quando il gruppetto, forse 3 persone, abbandonava l’auto fuggendo nei campi a piedi. Uno di loro, però, restava sulla Fiat Stilo, in quanto colpito da un colpo esploso dalla pistola d’ordinanza di uno dei due militari inseguitori. Immediatamente il giovane, un rom 20enne pregiudicato del campo via Germagnano a Torino, veniva soccorso dai sanitari del 118 e trasferito al CTO del capoluogo piemontese, dove sarebbe tuttora in corso l’intervento per estrarre il proiettile. Fortunatamente, l’uomo non è in pericolo di vita. Il giovane è attualmente piantonato in ospedale in stato di arresto per furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale su disposizione del Pubblico Ministero di turno, Dr.ssa Gabriella Viglione.
Nella zona è iniziata, ed è ancora in corso, un’imponente battuta per rintracciare i complici del rom ferito, con posti di blocco nelle province di Cuneo e Torino. La refurtiva è stata recuperata e restituita al direttore della banca. I mezzi e gli utensili lanciati dai malfattori contro i Carabinieri (un piede di porco ed altri arnesi) sono stati ritrovati in strada e sequestrati. È stata anche trovata un’arma giocattolo, fedele riproduzione di un fucile a pompa. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Sezione Investigazione Scientifiche del Reparto Operativo di Cuneo per i rilievi tecnici e condurre le indagini insieme ai colleghi di Savigliano.
Potrebbe trattarsi dell’ennesimo colpo della banda “Spaccobancomat” che nei mesi scorsi aveva sradicato bancomat – nella nostra zona – a Levaldigi, Genola e Cavallermaggiore.