Savigliano. Sono servite tre riunioni in pochi giorni ed un viaggio a Roma per prendere la decisione sul futuro della Fondazione CRS.Alla fine, l’ente guidato da Martino Grindatto ha deciso di dire «sì» al protocollo di autoriforma proposto dal Ministero dell’Economia e dall’Acri, il sindacato delle casse di risparmio italiane. Aderendo, la Fondazione si impegna a cedere quote e, così facendo, non sarà più azionista di maggioranza dell’istituto di credito della nostra città. Fine dell’autonomia per la Banca? Non è detto. Possono esserci delle scappatoie: intanto, pare ormai certo che una percentuale delle azioni saranno collocate presso i piccoli risparmiatori. Inoltre, si pensa a scambi incrociati di quote tra le piccole Fondazioni, per raggiungere lo stesso la maggioranza e non cedere la proprietà della Banca ad altri. Servizio a pagina 2.
«Non vogliamo vendere la CRS»
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