Savigliano. «La Banca CRS è un patrimonio civico, oltre che economico. La sua territorialità va difesa e perseguita. Per questo, la Fondazione CRS manterrà la maggioranza delle azioni della Banca». Così si è espresso giovedì scorso Martino Grindatto, presidente della Fondazione CRS. Un ente che, con il 70% delle quote, controlla lo storico istituto di credito saviglianese. Dunque, c’è condivisione di intenti fra Fondazione e Banca e, se non sarà una nuova legge ad imporlo, la Fondazione non “diluirà” la sua partecipazione fino al 30%, com’era stato paventato nei giorni scorsi. La sua quota scenderà per diversificare gli investimenti – si pensa ad un azionariato popolare – ma non finirà sotto il 51%. Servizio a pagina 3.