Tassa rifiuti: quanto pagheremo

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L’assessore alle Finanze di Savigliano Gianpiero Piola ce la sta mettendo tutta per non smentire il suo sindaco che, in un’intervista rilasciata al nostro giornale qualche tempo fa, aveva dichiarato che le tasse non sarebbero aumentate. Ma quando di mezzo ci si mette pure il governo romano, che ci può fare?
È il caso della Tares che, come già l’Imu, rimarrà in parte al Comune e per una considerevole fetta andrà allo Stato. La parte comunale servirà a finanziare la raccolta rifiuti, la parte statale – che rappresenta l’85% dell’aumento rispetto alla Tarsu, la vecchia tassa rifiuti – finirà dritta dritta all’ombra del Colosseo.
Per Savigliano l’aumento medio è del 33%, ma non tutti pagheremo allo stesso modo. Prima, la Tarsu si pagava in base alla superficie dell’alloggio; ora si aggiunge un altro criterio: il numero di persone che abitano nella casa (più gente c’è, più si genera spazzatura). Andrà bene ai single che vivono in appartamenti grandi, che si vedranno uno sgravio rispetto al passato; andrà decisamente meno bene per le famiglie numerose (una beffa, visto che in tempi di crisi economica più bocche da sfamare ci sono, più si fatica).
Per le attività produttive, ci sono delle tabelle che stabiliscono i coefficenti a seconda del tipo di lavoro. Ma sono aggiornate al 1999…
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