Prima che la corda si strappasse, la presa è stata allentata da ambo le parti: giovedì scorso, dopo un anno e mezzo di polemiche, è arrivato un primo accordo tra la Banca CRSavigliano ed i due dipendenti licenziati due volte, Giandomenico Demichelis e Roberto Mina. I due – che nell’ottobre 2011 fecero partire un’inchiesta tuttora in corso per presunte scorrettezze – saranno riassunti, sebbene con un inquadramento inferiore rispetto a prima. Riavranno il loro posto dal 1° maggio (coincidenza simbolica, è la festa dei lavoratori).
La notizia è stata divulgata dalle parti interessate con un comunicato congiunto, dove i toni non sono certamente quelli aspri a cui ci siamo abituati in quest’ultimo anno e mezzo: si parla di «fruttuosi incontri» tra le parti dove sono state «acclarate» le rispettive posizioni. Mina e Demichelis «riconoscono che la Banca ed i suoi esponenti hanno ben operato e non sono stati omissivi in alcun comportamento, né hanno tenuto condotte scorrette». E la Banca «è giunta alla conclusione che i signori Mina e Demichelis abbiamo agito essendo convinti di operare nell’interesse della Banca». Le parti hanno concordato di mettere fine ai contenziosi civili. Resta l’indagine penale: quali saranno i prossimi sviluppi?
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