Domenica scorsa tutti hanno potuto vedere con i propri occhi quanto si vociferava da settimane: alla processione pasquale di Savigliano – nata nel 1726 e riscoperta da una decina d’anni – non hanno partecipato, come nelle precedenti edizioni, i sacerdoti e le suore.
Solo l’abate di Sant’Andrea, don Paolo Perolini, ha condotto la preghiera durante una delle fermate ed al termine della processione, che ha visto impegnati oltre duecento figuranti. Ma se l’aspetto folkloristico e quello religioso non potranno convivere, che si farà?