Novaplast: c’è l’accordo

Hanno riavvolto le bandiere, smontato i gazebo, staccato dai muri i cartelloni, caricato in macchina quelle poche cose che per oltre due mesi erano state la loro vita. Baci e abbracci mercoledì pomeriggio in via Caramagna. E cori: “Siamo noi, siamo noi… il futuro dell’Italia siamo noi…”, mentre c’è chi proprio non riesce ad andarsene, e si sofferma ancora davanti a quella porta che aveva varcato per anni: un’intera vita di lavoro. Un’euforia contenuta di chi ha ottenuto un primo successo, ma sa che il futuro resta ancora tutto da delineare e costruire. Che ci sarà ancora da lottare.
Utilizzando un linguaggio calcistico si potrebbe definire una vittoria “in zona Cesarini” quella ottenuta dai lavoratori licenziati nel corso dell’incontro di mercoledì mattina a Torino. Erano presenti, con i funzionari della Regione, le segreterie provinciali Cgil e Uil, le rappresentanti della RSU aziendale, Allocco per l’azienda e Paccardo per l’Unione Industriale.
Ma è stata veramente una vittoria? (continua sul giornale)

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