I Carabinieri di Cavallermaggiore e Savigliano, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Saluzzo, hanno arrestato S.R., 32 anni, S.E., 22 anni, N.I., 28 anni, e N.K., 25 anni, tutti albanesi abitanti a Savigliano. I 4 sono ritenuti responsabili dei reati di “porto di oggetti atti ad offendere, minaccia grave e lesioni aggravate premeditate” ai danni di un operaio di 41 anni abitante a Cavallermaggiore.
L’aggressione era avvenuta al campo sportivo di Monasterolo nella serata del 15 giugno, quando l’operaio, che aveva prenotato il campo da calcio per una partita con alcuni amici, era stato improvvisamente avvicinato da un gruppo di stranieri i quali, armati di spranghe di ferro e mazze da baseball, lo avevano colpito con inaudita violenza al corpo ed al volto procurandogli lesioni guaribili in 30 giorni.
Le indagini, suffragate dalle testimonianze raccolte e da altri importanti riscontri oggettivi, hanno permesso di identificare gli autori del reato, che avevano pianificato l’aggressione quale ritorsione nei confronti dell’operaio per una lite avuta con un albanese nei pressi di un locale pubblico di Cavallermaggiore. Da qui, la spedizione punitiva unita alla minaccia di non riferire a nessuno quanto successo. Ora i quattro, prelevati nelle rispettive abitazioni, sono stati arrestati e portati in carcere a Saluzzo. «La condotta degli arrestati – dice il comandante dei Carabinieri Marco Campaldini – è stata ritenuta particolarmente grave, oltre che per le lesioni, anche per il movente, la premeditazione, l’avere agito noncuranti della presenza di altre persone, nonché per l’uso di bastoni e spranghe. Tutti motivi che hanno imposto l’adozione della massima misura cautelare».