Quasi 60 giorni dopo, l’assassino del caramagnese Angelo Lolli ha un nome. Si tratta del cognato Aurelio Garnero, 58 anni, con cui da tempo non correva più buon sangue a causa, sembra, di un’eredità. Sentitosi sempre più “braccato”, Garnero nella serata di sabato, accompagnato dal suo legale, si è costituito ed ora è rinchiuso nel carcere di Alba.