Trenitalia: «Nuovi treni anziché le penali per l’Alstom»

Giovedì scorso, 25 novembre, la Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) Alstom ha incontrato l’amministratore delegato Pierre-Louis Bertina. L’incontro si è basato essenzialmente sulla situazione di Alstom e sui rapporti con Trenitalia.
È emerso che la multinazionale sta esaminando la proposta avanzata dall’amministratore delegato delle FS, Mauro Moretti, di chiudere il contenzioso tra i due gruppi trasformando le penali in nuovi treni. «Bertina – si legge in una nota della Rsu – ha illustrato la complessità della vicenda, sottolineando più volte la volontà di Alstom di volerla risolvere, presupposto chiave per il futuro della nostra azienda sul mercato italiano: «Si può pensare al mercato mondiale e all’esportazione – ha detto – solo partendo dai prodotti domestici». Bertina – riferisce la Rsu – ha precisato che il deterioramento dei rapporti con Trenitalia è legato anche alla commessa di Ntv ed alla conseguente acquisizione di treni per la concorrenza”. “In questi giorni – prosegue la nota – Moretti ha fatto giungere ad Alstom un segnale: chiudere il contenzioso con la trasformazione delle penali, stimate da Trenitalia pari a 200 milioni di euro, in treni nuovi da costruire. In un dialogo aperto e rispettoso dei ruoli, Bertina ha dichiarato che, pur non essendo accettabile la quantificazione economica della richiesta, anche «perché Fs dichiara ma non dimostra», la proposta Fs di trasformare la penale in treni è attentamente considerata”.
Lunedì, però, Moretti è stato tranchant: «Alstom decida presto – ha dichiarato – oppure paghi». Intanto, per giovedì 2 dicembre è atteso l’esito del ricorso al Tar presentato da Alstom riguardante la commessa per 50 Pendolini per Trenitalia vinta da AnsaldoBreda.
La Rsu ha fatto sapere che l’incontro con Bertina «è stato molto utile». I sindacati sono concordi con l’amministratore delegatoM va risolto al più presto il contenzioso che condiziona la vita dei 2.800 dipendenti Alstom in Italia: «L’apertura di Moretti deve essere colta – sostengono –, rapportandola però alla realtà dei fatti. Solo attraverso un “fronte comune” di tutte le componenti aziendali si può giungere alla soluzione di un conflitto, che ci vede, al momento, penalizzati per le gare future».

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