Lo spinoso tema del rifacimento degli argini del Mellea continua a tener banco. Sul problema sono tornati i capigruppo del Consiglio comunale che, riunitisi giovedì scorso in municipio, hanno preso atto delle sollecitazioni fatte dalla civica amministrazione nei confronti della Regione al fine di ottenere il finanziamento per i lavori di messa in sicurezza degli argini del torrente.
«Vorrei fosse ben chiaro che finora è stato fatto tutto il possibile – ci ha spiegato il coordinatore di maggioranza, Fulvio D’Alessandro –. Il sindaco, gli assessori, i consiglieri ed i tecnici incaricati hanno espresso la massima attenzione e sostenuto con totale disponibilità, responsabilità e professionalità l’iter di riferimento, tanto che la conferenza dei servizi ha considerato esaustiva la procedura adottata dall’amministrazione locale».
Ancora una volta bisognerà aspettare, dopo molte sollecitazioni, indicazioni e considerazioni, un segnale positivo per la sicurezza dei saviglianesi. «Ad oggi – ha aggiunto il consigliere comunale della lista “Civica per Soave – nemmeno io non ho capito se i fondi Fas (Fondi per aree sottoutilizzate) siano arrivati in Piemonte o siano stati avocati al ministro Tremonti. Durante la riunione di giovedì scorso, è comunque emersa la necessità che la Regione si pronunci entro e non oltre la fine del mese. Diversamente, ho proposto come capogruppo, e non solo, iniziative dirompenti a sostegno dei cittadini saviglianesi interessati dall’annosa questione».
“Iniziative dirompenti”? Quali idee staranno turbinando nella testa del “mitico Fulvio”? Ce lo rivela lui stesso: «Se ancora una volta non otterremo risposte da Torino, sono pronto a mettermi in mutande nelle acque del torrente, con il cartello “La Regione ci ha messo in mutande”. E a comportarsi così invito anche gli altri componenti del Consiglio comunale». Chissà se anche le signore che siedono in aula parteciperanno all’insolito sit-in proposto da D’Alessandro…
Per ora, ad essere realisti, sul fronte Mellea la novità è che non ci sono novità.