Avis Savigliano, orgoglio della nostra città

Domenica scorsa, i donatori di sangue saviglianesi hanno festeggiato il 65° anniversario della fondazione della sezione Avis cittadina, con la partecipazione di numerose delegazioni dai centri vicini, con labari e bandiere. Al loro fianco, anche rappresentanze delle associazioni cittadine.A San Pietro, l’abate don Paolo Perolini ha celebrato la Messa. Al termine della funzione, gli avisini hanno sfilato in corteo per le vie e le piazze della città, con in testa la banda musicale cittadina, seguita dalle autorità civili e militari. Dopo aver fatto una sosta presso l’arco di trionfo in piazza Santarosa e presso l’Ara della Vittoria in corso Roma, per deporre una corona in memoria dei caduti di tutte le guerre, hanno raggiunto il cinema Aurora.Qui ha avuto luogo la consegna dei premi ai soci della sezione saviglianese dell’Avis, assegnati in base al numero delle donazioni di sangue. Prima, introdotti dal presidente della sezione cittadina, dottor Martino Macchiolo, sono intervenuti il sindaco Sergio Soave, il presidente regionale Avis Giuseppe Marescotti, il presidente provinciale Avis Giorgio Groppo, il direttore del Servizio immunotrasfusionale dell’ospedale Domenico Testa, la presidente della sezione ginevrina Avis Italiani all’Estero Lucia Barazzuti, l’assessore provinciale Beppe Lauria e l’onorevole Teresio Delfino. Tutti hanno ringraziato i donatori di sangue per la loro attività altamente umanitaria.Nel suo intervento, Soave ha fatto notare che da quando è stata costituita, nel 1945, la sezione saviglianese dell’Avis, in Italia sono avvenute molte trasformazioni di carattere sociale. Tuttavia, anche se il tenore di vita dei cittadini è migliorato notevolmente, il rifornimento di sangue agli ospedali dipende sempre da coloro che lo procurano gratuitamente, mossi da generosità ed altruismo.Il primo cittadino ha poi annunciato che il nostro Comune rilascerà prossimamente alla sezione locale dell’Avis un attestato di benemerenza, intitolandogli il piazzale, oggi adibito a parcheggio, da cui si accede al nuovo laboratorio analisi dell’ospedale SS. Annunziata.Il dottor Testa ha invece ricordato come negli anni il Centro trasfusionale saviglianese sia cresciuto per la sinergia tra la lungimiranza degli amministratori passati, che hanno creduto in questo servizio (prima il sangue si portava a Cuneo), e la presenza dei donatori. La disponibilità di sangue in loco, infatti, ha permesso a reparti del nostro ospedale, come Ortopedia e Chirurgia, di diventare vere e proprie eccellenze.Nonostante i notevoli progressi scientifici conseguiti nel campo della medicina, l’uomo non è ancora capace, e non è detto che lo sarà in futuro, di produrre il sangue artificiale. Fatta questa constatazione, il dottor Martino Macchiolo ed i membri del direttivo Avis hanno invitato i giovani che hanno raggiunto la maggiore età ad aderire al sodalizio, consapevoli che verranno ricompensati per le loro donazioni dall’impareggiabile soddisfazione di contribuire alla salvezza di molte vite umane.

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