Comincia a profilarsi all’orizzonte la diminuzione del lavoro prevista per l’autunno in Alstom. Da tempo si sa che le commesse a cui si sta lavorando attualmente in via Ottavio Moreno garantiranno occupazione solo fino a settembre. Poi, è previsto un calo. In questi giorni sono emersi i primi numeri.
Lo scorso 19 maggio, infatti, a Milano, il coordinamento nazionale dei sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil ha incontrato la dirigenza del gruppo multinazionale per fare il punto della situazione in tutti gli stabilimenti italiani.
Per quanto riguarda Savigliano, “vi è – si legge in una nota sindacale – un buon carico di lavoro fino a settembre. Successivamente, però, per 6-7 mesi, è previsto uno scarico di attività quantificato in circa 120 addetti medi, con punte di 160, concentrati nelle aree della finizione e delle prove, mentre – vista la partenza delle attività per il “Pendolino UK” e per “NTV” – vi sarà la necessità di trasferire personale dalle aree “scariche” alla “lastratura”. A fronte di questa situazione, l’azienda prevede in primo luogo di non rinnovare la gran parte dei contratti di “somministrazione” attualmente in essere. Per la parte “ingegneria”, inoltre, l’azienda prevede uno scarico di attività abbastanza consistente a partire dall’autunno 2010, che stanno valutando come affrontare. Al momento si sta ipotizzando di spostare “pacchetti di lavoro” di ingegneria da altri siti Alstom a livello globale”.
Quello che si teme, di fronte all’annunciata diminuzione di lavoro, è che venga di nuovo richiesta la cassa integrazione.
“Questo quadro di informazioni fornito dall’azienda – continuano i sindacati – è stato valutato con preoccupazione dal Coordinamento in quanto, oltre alle insaturazioni nella “parte manifatturiera”, emergono significativi scarichi di lavoro anche nella parte dell’ingegneria, cioè nelle attività ad alto valore strategico. Per questo, il sindacato continuerà a seguire l’evolversi della situazione e a confrontarsi con l’azienda a livello di gruppo per le scelte industriali e strategiche ed a livello di sito per la gestione delle ricadute sull’occupazione”. Un’attenzione particolare sarà per Savigliano, dove la maggior parte dei 1.200 dipendenti è impiegata in ingegneria e progettazione.
Durante i prossimi appuntamenti – in programma il 17 e 29 giugno, e poi il 6 luglio – si tornerà a parlare della situazione, oltreché della contrattazione integrativa a livello di gruppo. Nel frattempo, alla Ferroviaria si vota: giovedì 27 e venerdì 28 maggio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della rappresentanza sindacale unitaria: saranno eletti in 12 (erano 15, ma scenderanno perché gli occupati – oggi 1.200 circa – sono meno rispetto ad una volta).