Giro d’Italia: emozioni indimenticabili

“Quand il me prend dans ses bras, il me parle tout bas, je vois la vie en rose…” cantava Edith Piaf nel suo più celebre motivo. Allo stesso modo Savigliano, nei giorni scorsi, ha potuto assaporare “la vita in rosa” grazie all’abbraccio del Giro d’Italia. Un’esperienza che rimarrà a lungo nei cuori di tutti.
Fin dalle prime ore del mattino di mercoledì, giorno della cronometro a squadre Savigliano-Cuneo, il centro cittadino si è animato. In piazza Santarosa sono spuntate barriere peggio che al G8 di Genova, mentre in corso Roma si è materializzata la “carovana” con tutto il suo seguito di ballerine, gadget, fracasso. In piazza del Popolo hanno fatto capolino due campioni del passato, Moser e Motta, subito accolti dall’affetto dei tifosi. Più tardi sono arrivati i Tir delle squadre, con bici avveniristiche poste sui rulli, dove i ciclisti hanno effettuato il riscaldamento. Intanto, in piazza Cavour, si è aperto il “Bar-Toletti”, con i mitici protagonisti delle trasmissioni Rai di ciclismo: Marino Bartoletti, Gianni Mura, Gigi Sgarbozza, Francesco Pancani. Ospite d’onore, il neo campione italiano del Cuneo volley Luigi Mastrangelo. Ma non è stato l’unico “vip” presente alla tappa.
Quando si avvicinava l’ora della partenza della contre-la-montre ed il sole picchiava sulle teste di chi andava a procurarsi un posto sotto la torre civica, la carovana si è spinta fino in piazza Santarosa con le sue musiche ed i suoi colori, vivacizzata dai due simpatici presentatori di Radio 105, che hanno anche dialogato con il pubblico. Con loro, due ospiti eccezionali: il cantante Francesco Baccini, che al Giro si è legato con la famosa canzone “Sotto questo sole”, ed il campione di Superbike Ben Spies, che ha mandato in visibilio gli altri appassionati delle “altre” due ruote, quelle a motore.
Poi in piazza Vecchia si è presentata una limousine rosa, talmente stravagante che non sfigurerebbe tra le mille luci di Las Vegas, da cui sono uscite tre statue viventi – scortate da due minacciosi armadi in black tie – che hanno portato sul palco la coppa del Giro, di ritorno dall’Olanda (dove si erano svolte le prime tre tappe). La carovana non ha deluso chi si aspettava un’invasione di belle donne: per le nostre austere vie si sono viste molte testimonial, soubrette, ballerine dai corpi sinuosi… persino due conigliette di Playboy. Un campionario di tutto rispetto.
Poi, alle tre meno dieci, si è cominciato a fare sul serio. Il sindaco Soave è salito sul palco salutando il pubblico come una rockstar. A lui è stata data la bandierina rosa del via, poi passata all’assessore Paonne. Dietro i corridori che man mano si schieravano sulla linea di partenza, le nove ragazze saviglianesi scelte come “reggisella” (dovevano tenere ferma la bici dei ciclisti negli attimi del countdown). In un crescendo di emozioni, tutte le squadre sono via via partite “a cannone”. Il tutto durante una lunghissima diretta Tv, durata circa due ore.
Meteorologicamente, è stata una giornata pazza (come tutte quelle finora viste in questa strana primavera). Poco prima della partenza, il sole caldo è sparito lasciando spazio a nubi minacciose, che per ben due volte si sono accanite su pubblico e corridori scaricando la loro pioggia. Addirittura, l’ultima squadra, l’Astana della maglia rosa Vinokourov, è partita sotto un vero e proprio nubifragio. Ma ormai il più era fatto e sotto l’arco di trionfo di piazza Santarosa è potuta sfilare l’auto con il cartello “fine corsa”.

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