“Scuole: destino segnato?”. Per fortuna, no. La risposta alla domanda che avevamo posto in prima pagina la scorsa settimana sul futuro delle scuole elementari di Levaldigi, Cavallerleone e Murello (altro servizio a pagina 19), è arrivata a stretto giro di posta. Gli istituti “a rischio” non chiuderanno, così come previsto dai tagli della riforma Gelmini. Meno male.
In un primo tempo, alle scuole colpite dalla scure era stato ordinato di non accettare più iscrizioni alla classe prima. Così, licenziati poco per volta gli alunni più grandi, avrebbero serrato i battenti.
Per quanto riguarda Levaldigi, il Comune si è battuto per evitare questa fine a fuoco lento. Infatti, secondo la legge a dover chiudere dovrebbero essere gli istituti con meno di 35 iscritti, ma per il prossimo anno a Levaldigi i bambini saranno 39, con un’ulteriore crescita di dieci unità per il 2011/2012. Perché chiudere, dunque? Non ce n’era motivo. L’assessore Maria Silvana Folco nei giorni scorsi ha interessato la collega provinciale Licia Viscusi, il provveditore Andreoli ed il neo assessore regionale Alberto Cirio per renderli edotti della situazione. Per fortuna, l’allarme è rientrato ed il sindaco Sergio Soave, nel corso del Consiglio comunale di giovedì scorso, ha potuto annunciare la buona novella. Anche il prossimo anno, dunque, la scuola primaria della frazione potrà contare su due pluriclassi ed una monoclasse.
Ricordiamo che Savigliano ha già patito, quest’anno, la perdita di una delle due pluriclassi alla Cavallotta e nel 2011 la chiusura sarà definitiva. Per le piccole comunità è un duro colpo: niente bambini, niente futuro.