Per rispettare i tagli previsti dalla riforma Gelmini, in provincia di Cuneo, in base agli organici assegnati, nel prossimo anno scolastico 2010/2011 si dovrebbero costituire 50 classi in meno di quelle funzionanti nel corrente anno. Per raggiungere questo obiettivo non si ammetterebbero alla frequenza delle classi prime gli alunni dei plessi scolastici meno numerosi. Questo coinvolgerebbe anche la scuola primaria di Levaldigi.
“Il sindaco Sergio Soave e la Giunta – si legge in un comunicato diramato dal Comune – tramite incontri con l’assessore provinciale all’Istruzione Licia Viscusi e con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, chiedono con forza il mantenimento di tale scuola che, se non vedesse accolti gli alunni iscritti alla classe prima, rischierebbe nel volgere di pochi anni la chiusura, eliminando un servizio essenziale per la frazione, creando disagio per i giovani utenti e per le loro famiglie”.
Com’è noto, già dal prossimo anno scolastico non funzionerà più la scuola elementare della Cavallotta, che non raggiunge il numero minimo di alunni previsto dalla normativa. La primaria di Levaldigi, con 39 iscritti – destinati ad aumentare nei prossimi anni scolastici in base al numero dei residenti soggetti all’obbligo scolastico – secondo il Comune rientra pienamente nelle condizioni previste dalla legge per il funzionamento dei plessi.
Oltre a Levaldigi, rischiano anche le scuole elementari di Murello e Cavallerleone.