Mercoledì scorso, l’aeroporto di Levaldigi si è tinto di fucsia per l’inaugurazione della nuova tratta Cuneo-Cluj Napoca, città della Transilvania (Romania). Il fucsia è infatti il colore della Wizz Air, la compagnia low-cost più famosa dell’Europa centro-orientale, che ha scelto di operare dal nostro scalo per il suo posizionamento strategico. «Levaldigi ha calato il poker» ha annunciato la responsabile marketing Anna Milanese (anche lei in fucsia, dalla camicia alle calze), riferendosi alle quattro compagnie che ora vi operano (oltre a Wizz, ci sono Blue Air, Ryanair e Belle Air). «Questa nuova destinazione, che si aggiunge alle linee già operative su Cagliari, Londra, Bacau, Bucarest e Tirana – ha aggiunto Guido Botto, presidente Geac (società che gestisce l’aeroporto) – conferma la dinamicità dello scalo cuneese».
Cluj Napoca (luogo sconosciuto ai più almeno fino all’anno scorso, quando la Roma incontrò la squadra rumena in Champions League), terza città della Romania, è una destinazione turistica emergente, oltre ad essere una sede universitaria ed un centro industriale. La si può raggiungere con due voli settimanali (il mercoledì e la domenica). I prezzi, più che promozionali, si possono vedere sul sito internet www.wizzair.com. Dal 27 giugno, poi, la compagnia aprirà un nuovo collegamento Cuneo-Bucarest, con voli il mercoledì e la domenica.
«I voli attualmente presenti – ha dichiarato l’amministratore delegato della Geac, Gian Pietro Pepino – dovrebbero consentirci di superare i 150.000 passeggeri nel corso di quest’anno. Ci stiamo specializzando nei trasporti point-to-point e nel low cost, lasciando a Torino, giustamente, la vocazione business».
Nelle dichirazioni dei politici intervenuti, i toni funerei cui eravamo abituati negli anni passati sono stati seppelliti. «Nessuno – ha affermato l’assessore provinciale ai Trasporti, Roberto Russo – mette più in discussione la validità dell’aeroporto». «Abbiamo confidato per anni – ha detto il consigliere regionale cuneese Elio Rostagno – sul volo per Roma, come se fosse fondamentale. Invece, l’impulso all’aeroporto è stato dato dai voli low-cost e dai collegamenti con l’Est europeo». Anche gli altri interventi hanno espresso parole di elogio e fiducia.
Poi, poco dopo le 20, tutti appiccicati alla grande vetrata: all’orizzionte, la livrea shocking dell’airbus A320 si è fatta strada nel nero della notte cuneese ed i primi passeggeri sono stati accolti sulla pista con grandi sorrisi e con la convinzione che, se il futuro di Levaldigi non è ancora del tutto rosa (i conti virano ancora al rosso), perlomeno da qualche giorno si può dire che è fucsia.