Il ponte di via Monasterolo, opera attesa per tanti anni, ancora prima di essere aperto, sta creando già dei grattacapi. Che il manufatto sia risultato più alto del piano stradale è un fatto sotto gli occhi di tutti, tant’è che da una settimana sulla circonvallazione è spuntato un inatteso dosso e la rotonda in fase di realizzazione sta nascendo inclinata.
Tutto ciò sarà sicuramente foriero di polemiche nel prossimo Consiglio comunale. Ad accendere la miccia ci ha già pensato il consigliere del Pdl Marco Buttieri. «L’opera pubblica – commenta – è fondamentale per la zona San Giacomo. Per numerosi anni abbiamo sollecitato, come minoranza, un intervento celere, ma soprattutto “d’immagine” per la nostra cittadina. Ricordo che nella passata amministrazione, proprio il sottoscritto, all’approvazione del progetto, sottolineò all’allora assessore Lorenzo Morello che sarebbe stato meglio studiare ed appaltare un’opera uniforme tra rotonda e ponte, magari in acciaio o comunque una struttura che esteticamente fosse una “opera d’arte”, visto che resterà lì per almeno 100 anni. Passando in questi giorni nei pressi del nuovo ponte – continua, sconsolato – mi sono invece reso conto che ancora una volta abbiamo toppato! Nulla da dire sui lavori eseguiti, l’opera in cemento armato è interessante, ma, secondo il sottoscritto, evidenzia qualche problema! Mi pongo infatti un quesito che ho sentito anche da altre persone in questi giorni; quanto è “alto” rispetto al piano stradale questo nuovo ponte? Problemi idraulici sì, problemi idraulici no; deroghe Aipo sì, deroghe Aipo no (in questo nebuloso passaggio, il consigliere si riferisce probabilmente al fatto che il ponte deve rispettare la portata di piena del Maira, prevista dall’Aipo, ndr). Non si sa bene come sia andata, infatti è mia intenzione approfondire l’argomento con un’interrogazione al prossimo Consiglio (che si terrà probabilmente giovedì 24, ndr)».
Dunque, ironizza Buttieri, se Venezia è famosa per il ponte di Rialto, Savigliano potrebbe diventare la città del ponte “alto”. E c’è poi la questione della viabilità di raccordo. «La rotonda sta nascendo inclinata – osserva Buttieri, come tanti saviglianesi che in questi giorni sono passati di lì – e stiamo creando un enorme “dosso” sulla circonvallazione che, ad oggi, è l’unica strada di collegamento per chi arriva da Torino e vuole proseguire per Cuneo e Saluzzo. Abbiamo considerato il fatto che ci devono passare i mezzi pesanti? Rialzare tutta la parte di viabilità da entrambe le parti del ponte quanto ci costa? Soprattutto siamo a norma con il codice della strada?».
A tutti questi quesiti – prima di apporre le targe celebrative sulla nuova opera, così come previsto – la Giunta Soave dovrà rispondere in aula.