Un “villaggio etico” nel Neuro di Racconigi

C’è una Fondazione interessata all’area dell’ex-Ospedale Psichiatrico: intende insediarvi un “villaggio etico”, con un’università per la formazione, sperimentazione su colture ed allevamenti nella colonia agricola, ed altre iniziative compatibili con il Piano Sanitario regionale. Se il progetto andrà a buon esito, i padiglioni del Chiarugi, del Morselli, la colonia agricola ritorneranno a ricoprire un ruolo di significato sociale, anche se per patologie diverse da quelle cui erano stati originariamente adibiti, la malattia mentale. Diventeranno luoghi deputati all’accoglienza, al recupero e alla cura per persone che vivono il disagio di patologie gravi come l’Alzheimer, o disagi sociali in generale.
La notizia è stata comunicata dal sindaco Adriano Tosello nel corso del Consiglio comunale di mercoledì 29 aprile. «Di questa operazione devo dare atto al consigliere Gianpiero Brunetti, che l’ha portata avanti in sordina in tutti questi mesi, e all’assessore regionale Mino Taricco per il supporto burocratico che ci ha fornito» ha esordito il primo cittadino.
Tosello ha proseguito illustrando i punti salienti del progetto. La trattativa è partita circa un anno fa. È stato il capogruppo dell’Unione Brunetti a farsene promotore, prima presso il collega di partito Giacomino Rosso, poi con sindaco e vicesindaco e infine coinvolgendo l’assessore regionale all’Agricoltura, dal momento che l’utilizzo degli edifici dismessi è di competenza della Regione.
Il complesso dell’ex Neuro era stato più volte visitato da privati e da organizzazioni bancarie che intendevano realizzarvi dei mega progetti: l’università, una “Città del Benessere” oppure la nuova caserma dei Carabinieri e non ultimo un polo scolastico.
«In effetti già in tanti si erano fatti avanti per utilizzare quest’area ma ogni volta, dopo un po’ di tempo, non si sono più fatti vedere» ha ammesso il sindaco.
«Invece questa sembra essere la volta buona: al 90% l’accordo è fatto» ha assicurato Brunetti, che sul progetto sta lavorando ormai da otto mesi, con uno o due incontri la settimana.
Il 4 gennaio si è tenuto un incontro ufficiale, a Racconigi. Erano presenti le diverse parti interessate: l’Asl nella persona del dott. Moirano, i rappresentanti della Regione e alcuni amministratori locali. Come spiega il sindaco Tosello, in quell’occasione è stato presentato “un progetto ancora informale e la decisione di promuovere un tavolo tecnico”.
La novità, rispetto al passato, è che il Neuro non verrà venduto, ma ceduto in comodato d’uso. Brunetti ha riferito che “i membri della Fondazione sono stati entusiasti della struttura ed hanno trovato interessante la proposta, relativa ai fabbricati esistenti e a spazi adeguati al servizio”.
«La formula del comodato d’uso farà sì che il progetto possa andare in porto – ha spiegato Giacomino Rosso –. In precedenza, invece, non si era mai potuto concludere nulla perchè, con Fabbricatore, l’Asl arrivava sempre  a chiedere molti soldi. Così, invece, tra un po’ di anni si potrà decidere una richiesta di affitto».
Il vicesindaco Allasia ha aggiunto che il padiglione del Chiarugi, proprio per la sua enorme capienza, aveva sempre destato preoccupazioni nei precedenti interlocutori. Invece la Fondazione attualmente contattata ha trovato interessante la struttura.
«Se questa operazione andrà a buon fine – ha concluso Brunetti – sarà un’opportunità per l’intera città di Racconigi, una valorizzazione per il territorio».
Una tappa importante è costituita dal tavolo tecnico che si riunirà a Racconigi il 13 maggio con i rappresentanti della Fondazione, gli assessori regionali Peveraro, Taricco e Artesio, i rappresentanti dell’Asl CN1 e gli amministratori locali. «Se andrà bene, i lavori partiranno presto» ha garantito Tosello.
Assessori e consiglieri comunali si sono complimentati con il consigliere Brunetti. Oderda ha sottolineato che, al di là dei diversi punti di vista politici, quella di Brunetti è “una linea da seguire”. Milli ha ringraziato i consiglieri Brunetti e Rosso per aver lavorato su una proposta “che potrà portare posti di lavoro”. Cavallo ha definito il progetto “un treno da non perdere” ed ha suggerito all’Amministrazione comunale di riservarsi una partecipazione nell’opera.
«Questo era il sogno che in campagna elettorale avevo proposto agli elettori ed al quale i racconigesi non hanno voluto credere» ha commentato con un po’ di amarezza Brunetti fuori dal Palazzo comunale.

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