“In diretta” con i terremotati

Giovedì mattina, le classi quinte della scuola Primaria del Primo Circolo hanno preso parte ad un collegamento web, presso la Protezione Civile, che li ha messi in contatto con la scuola abruzzese di Tempera, dove operano i volontari della nostra città. Il campo è in uno dei centri più devastati dal sisma: si contano otto morti. «A guardarle dall’esterno, molte case sembrano integre: in realtà, all’interno sono un cumulo di macerie» spiegano i volontari. Grazie alla generosità dei saviglianesi, nel campo è stata piazzata una tenda adibita a scuola: sono concentrate in questo unico spazio le scuole materne, elementari e medie; inoltre, i ragazzi più grandi usufruiscono della biblioteca di cui è dotata la struttura, che è stata intitolata a Dario Ciuffini, 16 anni, la più giovane vittima del sisma in questa piccola frazione presso L’Aquila. Quando la situazione sarà tornata alla normalità, la tenda tornerà alla sede della Protezione Civile di Fossano, pronta per essere riutilizzata in caso di altre emergenze.
Il collegamento, a cui era presente anche il vicesindaco Jack Calcagno, è durato più di 2 ore: si è aperto con un «grazie di tutto», urlato a squarciagola, in coro, dai bambini abruzzesi rivolto ai loro coetani saviglianesi che hanno per loro confezionato, con le proprie mani, dei lavoretti. Commenta Stefano: «Il piccolo aiuto che abbiamo mandato non è stato inutile».
Vista la curiosità tipica di chi è più piccolo, le domande sembrano non finire mai: chiedono come sia la vita nelle tende, com’è il tempo, cosa si faccia durante il giorno; i bambini di Tempera sono preoccupati per la situazione dei nostri fiumi e la notizia del sole caldo visto nei giorni precedenti qui a Savigliano mette loro un po’ d’invidia. La situazione meteo là non è delle migliori. «Questa notte è scesa davvero tantissima pioggia» raccontano i volontari della Protezione Civile presenti laggiù.
Gli alunni del 1° Circolo rimangono  toccati da quest’eperienza. Dice Alessandro: «A me ha colpito molto che, nonostante il terribile terremoto, i bambini sono stati e sono ancora molto coraggiosi. Durante il collegamento li ho visti molto felici e tranquilli». «Ho capito che i bambini hanno un cuore grande grande, che non ha spazio per le cose brutte, è forte e sopporta tutto» aggiunge speranzosa Virginia.

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