Servizi sociali: sindaci, dove siete?

Colpo di scena all’assemblea dei sindaci del Consorzio Monviso Solidale di giovedì scorso. A metà seduta è mancato il numero legale. Così, è stata rinviata l’approvazione del bilancio di questo importante organo che gestisce i servizi sociali per conto dei 58 Comuni dell’area Savigliano-Fossano-Saluzzo. Pietra dello scandalo: l’aumento – di un euro per abitante – della quota che i singoli Comuni devono spendere per garantire i servizi sociali ai cittadini.
La cronaca. Il clima pre-elettorale (con molti primi cittadini in scadenza a giugno) si fa sentire. La maggioranza dei sindaci diserta l’assemblea, convocata presso la sede del Consorzio a Saluzzo. Alle 17.30 (ora fissata per l’inizio) manca il numero legale: sono presenti 19 rappresentanti su 58, ma ne basterebbe solo uno in più per poter cominciare. Circa un’ora dopo, arriva il ventesimo e la seduta può avere inizio. Dura, però, solo pochi minuti. Al primo punto in discussione – il famoso aumento di un euro – il sindaco di Rossana, Marco Carpani, si alza e dice: «Il mio Comune è da sempre contrario all’aumento della quota da pagare e quindi in questa sede ho deciso di utilizzare una delle poche armi di cui dispone chi è in minoranza: lascio l’aula e, senza numero legale, l’assemblea dovrà essere riconvocata». Tutti rimangono a bocca aperta e c’è chi si rammarica per aver perso tanto tempo per niente.
Un inconveniente che non sarebbe successo se tutti (o quasi) i Comuni avessero partecipato: 20 presenti su 58, anche se bastano, garantiscono un margine troppo esile per poter portare a termine l’assemblea senza sorprese. Strano che una materia tanto delicata come i servizi sociali (agli anziani, ai disabili, ai bisognosi in genere) non venga presa nella dovuta considerazione dai sindaci (che, beninteso, possono partecipare personalmente oppure delegare un consigliere o un assessore). Ma tant’è. Conforta che i rappresentanti della nostra zona (Savigliano, Racconigi e centri limitrofi) fossero praticamente tutti presenti.
Abbiamo comunque chiesto al presidente del Consorzio, Silvio Crudo, se il pauroso “buco” di un milione e mezzo di euro che tanto l’aveva preoccupato l’anno scorso (dovuto alle maggiori spese causate dall’aumento dei casi da seguire), fosse stato colmato. La risposta, per fortuna, è stata affermativa: «Tramite un accordo con l’Asl – ci ha detto – abbiamo recuperato 400.000 euro; la Regione ne ha stanziati 650.000 e ne ha promessi altri 200.000. Ulteriori 200.000 li abbiamo racimolati da risparmi di gestione e gli ultimi 200.000 li otterremo con l’aumento di un euro della quota che mette ogni Comune». Già, probabilmente durante la prossima assemblea, che si terrà giovedì 2 aprile alle 17.30. Sindaci, appuntatevelo sull’agenda!

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