Attilio Mandrile, 68 anni, di Manta, venerdì mattina si era recato all’ospedale SS.Annunziata, nella nostra città, per una Tac. Gli hanno iniettato il liquido per il contrasto necessario per l’esame ed è morto.
«Era andato in ospedale ed era molto tranquillo – dice la figlia Sara – pensava di tornare per pranzo. Gli hanno iniettato quel liquido… ci hanno detto che ha avuto un sussulto ed ha perso conoscenza. Hanno tentato di rianimarlo per quasi un’ora, ma non ha risposto agli stimoli ed è stato dichiarato morto».
«Si è trattato di uno choc anafilattico per mezzo di contrasto – è la spiegazione che giunge dall’Asl –. Si tratta di un evento rarissimo. Le statistiche parlano di un caso ogni 250 mila esami eseguiti. C’è una verifica in corso da parte della direzione sanitaria per valutare l’accaduto».
Attilio Mandrile era stato capoturno alle caldaie della cartiera Burgo di Verzuolo ed era conosciuto tra i mantesi per le sue attività in parrocchia.
Lascia la moglie Bice, i figli Enrico e Sara, la sorella Lidia, che hanno atteso per qualche giorno il nulla osta della magistratura (gli inquirenti avevano ordinato l’autopsia) per celebrare le esequie, che sono poi avvenute mercoledì pomeriggio. L’uomo è stato sepolto nel cimitero di Busca.