No alle carovane di nomadi

Savigliano è la prima delle sette più importanti città della Granda ad aver usufruito del decreto ministeriale dello scorso 5 agosto sulla sicurezza urbana.
Periodicamente, giungono sul territorio comunale carovane di nomadi costituite da persone, autovetture ed autocaravan che si installano abusivamente in aree pubbliche o private con il pretesto di esercitare mestieri girovaghi, come ad esempio l’arrotino, lo stagninatore, l’indoratore ed altre attività simili. La presenza di questi gruppi provoca immediatamente allarme nella popolazione, giustamente preoccupata dalle attività illecite che non trovano alcun riscontro concreto nelle effettive esigenze della gente. Tali accampamenti non autorizzati impediscono, inoltre, la fruibilità degli spazi occupati agli aventi diritto. Attualmente, nel nostro Comune non esistono zone di sosta – né di proprietà pubblica, né di proprietà privata – attrezzate ed igienicamente idonee al campeggio dove poter accogliere e sistemare in modo controllabile i gruppi nomadi.
Considerato che l’invasione arbitraria dei terreni altrui non è permessa, il sindaco Comina è intervenuto sul problema con un’ordinanza. «È vietato – recita appunto tale ordinanza – su tutto il territorio comunale, salvo specifica autorizzazione scritta, l’accampamento di gruppi e carovane nomadi, sia sul suolo pubblico che su quello privato. Ai fini della presente ordinanza, costituisce “accampamento” anche la semplice sosta, prolungata per più di un’ora nel medesimo sito, di più veicoli adibiti ad abitazione». È anche stato stabilito l’ammontare delle sanzioni per i trasgressori, che potrà variare dai 25 ai 500 euro, oltre allo sgombero immediato delle persone, veicoli ed attrezzature da parte della forza pubblica.
L’iniziativa di Comina ha trovato il pieno riscontro anche dell’opposizione. «Siamo pienamente d’accordo con l’ordinanza – ha commentato il capogruppo del Pdl, Marco Buttieri –. Finalmente sono state recepite le richieste per garantire maggiore sicurezza ai cittadini. È un dato di fatto che queste persone vengono nella nostra città per truffare, rubare e raggirare la gente. Il divieto di accampamento costituisce una misura di protezione che condividiamo pienamente».
Per quanto concerne le altre città, a Fossano da qualche settimana è stata messa a punto una bozza, che tuttavia non è ancora stata approvata. In altri Comuni si fa riferimento a provvedimenti vecchi di alcuni anni, come ad esempio a Bra, Saluzzo, Cuneo e Mondovì. Invece, ad Alba non esistono norme in proposito in quanto è operativo un campo nomadi dove vengono indirizzate le carovane che giungono in città.
Dino Pagliero �

Exit mobile version