Toselli: «Sulla viabilità locale, solo annunci!»

I soldi per realizzare il raddoppio della Savigliano-Saluzzo? «Li metteranno gli automobilisti, perché per ora la Regione non stanzia neppure un euro e si pensa di realizzare una superstrada a pedaggio». La clamorosa novità sulla situazione dei finanziamenti del collegamento di 12 chilometri fra le due città la riferisce Francesco Toselli, consigliere regionale di Forza Italia.
«Dopo lo scoop delle due amministrazioni comunali, che alcuni giorni fa hanno dato per certi i finanziamenti – spiega Toselli – ho voluto fare qualche verifica presso gli uffici regionali. E non è stato difficile scoprire che, anche in questo caso, come spesso avviene con la sinistra, agli annunci non seguirà alcunché di concreto. Sì, perché i fondi, 58 milioni di euro, contrariamente a quanto è stato annunciato precipitosamente dai sindaci di Savigliano e Saluzzo, non ci sono. Anzi, fra qualche giorno la Regione convocherà i Comuni proprio per dire loro che se vogliono i lavori di miglioramento sulla Savigliano-Saluzzo l’unica possibilità è realizzare una sorta di raccordo autostradale, connesso con il casello a Marene della Torino-Savona. Naturalmente, in tal caso la strada sarebbe a pedaggio!».
Insomma, con le attuali situazioni della finanziaria pubblica, secondo l’esponente azzurro «non c’è alcuna possibilità che la Regione possa, nei prossimi anni, finanziare un intervento di simile entità. Per cui, ai cittadini che ogni giorno la percorrono verrà chiesto il “sacrificio” di pagare il pedaggio per trovare i fondi necessari a realizzarla. E questo permetterebbe ai sindaci di farsi belli dicendo che hanno risolto il problema».
«Nel 2004 – ricorda il consigliere di Forza Italia – avevo sostenuto l’assoluta necessità di procedere al raddoppio di questo collegamento pericoloso, che ha già provocato purtroppo molti incidenti mortali. Allora ottenni l’approvazione di una legge regionale che stanziava per il nodo di Savigliano 57 milioni di euro circa. In quell’occasione non sono stato sostenuto dalle amministrazioni locali, forse perché sono considerato un avversario politico. Ma in seguito, gli stessi Comuni non hanno fatto le scelte che avrebbero dovuto e quei fondi non ci sono più. Per averli bisognerebbe riattivare i mutui, cosa che la Regione non farà. Così abbiamo perso quattro anni, la strada continua ad essere pericolosa e le opere, se mai verranno realizzate, costeranno senz’altro di più».

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