Da alcune settimane, gli abitanti di Marene avevano espresso, anche rivolgendosi al sindaco Edoardo Pelissero, le loro lamentele per l’eccessivo rumore proveniente dal circolo privato “X-Fashion”, la cui attività era iniziata alcuni mesi fa in un edificio che si trova nelle vicinanze del pilone votivo del Pascheretto. A quel punto, le forze dell’ordine avevano iniziato ad effettuare i controlli del caso, appurando che il circolo, gestito da un’associazione avente sede legale proprio in via Pascheretto, si proponeva, per statuto, di “…promuovere e gestire attività (culturali, turistiche, ricreative, motorio-sportive, assistenziali, ambientalistiche e di prevenzione sanitaria) valorizzando in particolare le iniziative che siano in grado di favorire atteggiamenti e comportamenti attivi utilizzando i metodi del mero associazionismo…”.
In piena sintonia con l’amministrazione comunale di Marene, nella notte di sabato scorso, i Carabinieri della Compagnia di Savigliano, del NAS di Alessandria e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo hanno effettuato un intervento congiunto all’interno del circolo privato, scoprendo che l’accesso al locali non era limitato agli associati ma, di fatto, aperto a chiunque avesse pagato una quota all’ingresso. Non solo: al momento dell’accesso ai locali, alla presenza di alcune decine di avventori, era in atto uno spettacolo pornografico con atti sessuali espliciti fra un’intrattenitrice ed un giovane del pubblico, mentre altre ragazze si stavano preparando per analoghe esibizioni. Questo ha portato alla denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Saluzzo, per il reato di “apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo od intrattenimento”, i cinque appartenenti al Consiglio direttivo dell’associazione, tutti residenti nel Torinese, mentre una 23enne intrattenitrice ed un 31enne del luogo sono stati denunciati per atti osceni. Un secondo avventore, invece, è stato denunciato per avere fornito false generalità ai Carabinieri.
Come se tutto ciò non bastasse, sono state riscontrate diverse violazioni di natura amministrativa in materia di somministrazione di bevande al pubblico e di disciplina del lavoro subordinato: a conclusione della serata il locale è stato posto sotto sequestro. «L’indagine svolta – sottolinea il Comandante Marco Campaldini – ha evidenziato come dietro la maschera del circolo privato si celasse un’attività finalizzata ad eludere la normativa che disciplina le autorizzazioni per i pubblici esercizi e caratterizzata da illeciti profitti. In relazione alle esibizioni ed agli spettacoli rappresentati, ben lontani dagli scopi che l’associazione si era prefissata, sono in corso ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale sussistenza di più gravi ipotesi di reato».