RACCONIGI. Al termine della “messa granda” di domenica scorsa, il parroco don Maurilio Scavino ha annunciato che a partire da settembre i funerali non comprenderanno più la messa, ma la “liturgia della parola” (che prevede anche la Comunione). Per tale liturgia non è indispensabile la presenza di un sacerdote; quindi, il funerale potrà essere guidato da un diacono. È l’ennesimo effetto della carenza di vocazioni, tanto che proprio nei giorni scorsi don Maurilio e don Domenico Veglio di Caramagna hanno avuto il compito di “integrarsi” per riuscire a svolgere i diversi servizi. I particolari a pagina 19.