Fotogallery Archives - Il Saviglianese https://www.ilsaviglianese.com/category/fotogallery/ Settimanale d'informazione dal 1858 di Savigliano, Genola, Marene, Cavallermaggiore, Racconigi, Monasterlolo Thu, 21 Mar 2024 11:37:22 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 https://www.ilsaviglianese.com/wp-content/uploads/2021/07/apple-icon-57x57-1.png Fotogallery Archives - Il Saviglianese https://www.ilsaviglianese.com/category/fotogallery/ 32 32 225938529 Successone per la seconda riunione di boxe: le foto dei match https://www.ilsaviglianese.com/2024/03/21/successone-per-la-seconda-riunione-di-boxe-le-foto-dei-match/ Thu, 21 Mar 2024 17:14:13 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=36723 Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità. Altro successo di pubblico, e di sport, per la riunione pugilistica che domenica 17 marzo ha riempito la palestra comunale di Marene di spettatori e di atleti impegnati in combattimenti di GYM Boxe, Sparring Io […]]]>

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Altro successo di pubblico, e di sport, per la riunione pugilistica che domenica 17 marzo ha riempito la palestra comunale di Marene di spettatori e di atleti impegnati in combattimenti di GYM Boxe, Sparring Io e Pugilato.
Ad organizzare anche questo secondo appuntamento è stata la palestra “Open Space” di Savigliano con il maestro Aniello Flauto e la “Boxe Fitness Barge” guidata dall’ex Campione Italiano Bruno Vottero, con la importante collaborazione del Comune di Marene nella persona dell’assessore allo Sport Alberto Deninotti, presente durante tutta la manifestazione.
All’inizio due incontri dimostrativi, uno di boxe femminile, e poi i sette incontri di GYM Boxe e Sparring Io seguiti dagli otto match di pugilato.
Tutti gli incontri sono stati sostenuti dal tifo a volte piacevolmente assordante dei tanti appassionati intervenuti, e sono state salutate particolarmente le vittorie degli idoli “di casa” Kledi e Olti Shtjefni, Michael Serafini, Cosimo Blè e Ahmed Khouyi.

Entusiasta il preparatore sportivo Aniello Flauto: «Non solo per i risultati ma perché questo mio progetto di valorizzazione dei giovani locali, alcuni magari con storie difficili alle spalle, sta dando i suoi frutti. La disciplina, il lavoro duro, la serietà con la quale si affrontano gli allenamenti, fa capire ai ragazzi che per ottenere qualcosa bisogna meritarselo. E sudarselo! Grazie ancora a Marene, all’assessore Deninotti, al titolare della Open Space Piergiorgio Rubiolo per la sua presenza, al numeroso pubblico e a chi ci ha supportato».

Contento anche l’Assessore Deninotti: «La seconda riunione di pugilato ha nuovamente portato a Marene la “Nobile Arte” attraendo un vasto pubblico che ha riempito il nostro palazzetto. Grazie ad Aniello Flauto, a Bruno Vottero e a tutto il loro team, per aver organizzato questa manifestazione».

Questi i risultati (in grassetto il pugile vincitore):

PUGILATO

Sevega Filippo (Boxe Fitness Barge) VS Cernica Robert (Extreme Martial)
Aimar Alberto (Boxe Fitness Barge) VS Sula David (Skull Boxe Canavesana)
Blè Cosimo (Boxe Fitness Barge) VS Joel Olvera (Acqui Boxe)
Hersi Elton (Boxe Fitness Barge) VS Fedele Malvaso Andrea (Bruno Arcari)
Khouyi Ahmed (Boxe Fitness Barge) VS Giacomel Marco (Bruno Arcari)
Nasi Stefano (Boxe Fitness Barge) VS Hitaj Gerald (Salus et Virtus)
Barbero Jacopo (Boxe Fitness Barge) VS Betti Morel (Salus et Virtus)
Boulal Iliass (Boxe Fitness Barge) VS Troni Marco (Acqui Boxe).

GYM BOXE

Shtjefni Kledi (Boxe Fitness Barge) VS Giaume Nicolò (Acqui Boxe)
Shtjefni Olti (Boxe Fitness Barge) VS Luta Iustin (Black Bull)
Borea Christian (Boxe Fitness Barge) VS Gioseffi Gabriele (Cus Torino)
Njovu Mabvuto (Boxe Fitness Barge) VS De Blasi Ezio (Black Bull)
Barbero Gianpaolo (Boxe Fitness Barge) VS Giovanetti Paolo (Black Bull)
Serafini Michael (Boxe Fitness Barge) VS Lovera Giuseppe (Cus Torino)
Bonino Francesco (Boxe Fitness Barge) VS Fabretti Alessandro (Cus Torino).

 

Fotogallery a cura di Federico Trovò:

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Il Carlevé ‘d Racunis 2024 ha cancellato la nostalgia passata [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2024/02/21/il-carleve-d-racunis-2024-ha-cancellato-la-nostalgia-passata-fotogallery/ Wed, 21 Feb 2024 10:15:52 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=36139 Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità. Come da aspettative, il “Carlevé ‘d Racunis” nella sua edizione 2024 è stato un grande successo di pubblico e organizzazione, riuscendo ad animare e affollare di gente, maschere e bambini il cuore del centro storico […]]]>

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Come da aspettative, il “Carlevé ‘d Racunis” nella sua edizione 2024 è stato un grande successo di pubblico e organizzazione, riuscendo ad animare e affollare di gente, maschere e bambini il cuore del centro storico cittadino, durante tutto il pomeriggio, la sera e anche la notte di sabato 17 febbraio.

I festeggiamenti sono partiti al pomeriggio, dedicato soprattutto ai più piccoli e alle famiglie, con la festa in maschera per bambini in piazza Vittorio Emanuele II (“degli Uomini”), organizzata anche con la partecipazione di Avis e Croce Rossa. Parallelamente al Castello Reale si è svolto un laboratorio didattico a tema carnevalesco, dove i piccoli partecipanti hanno potuto realizzare una propria maschera.

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ULTERIORI DETTAGLI ALL’INTERNO DEL GIORNALE.

di Massimo Tabusso

 

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Che pienone in piazza per le maschere! Tutte le foto del Carnevale 2024 [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2024/02/13/che-pienone-in-piazza-per-le-maschere-tutte-le-foto-del-carnevale-2024-fotogallery/ Tue, 13 Feb 2024 14:14:43 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=35910 Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità. Domenica 11 febbraio, in piazza del Popolo, è andato in scena il Carlevé ‘d Savian: fiumi di persone in maschera hanno animato la festa in piazza, assieme a Saraset e Saraseta, ai loro paggi e […]]]>
Fiumi di gente in piazza del Popolo
Fiumi di gente in piazza del Popolo
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Domenica 11 febbraio, in piazza del Popolo, è andato in scena il Carlevé ‘d Savian: fiumi di persone in maschera hanno animato la festa in piazza, assieme a Saraset e Saraseta, ai loro paggi e all’Amministrazione comunale, in barba alle previsioni del meteo che prevedevano pioggia.

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Giornate seminariali all’Arimondi Eula: gli esperti incontrano gli studenti [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2024/02/08/giornate-seminariali-allarimondi-eula-gli-esperti-incontrano-gli-studenti-fotogallery/ Thu, 08 Feb 2024 07:38:33 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=35797 Il Saviglianese è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti gratuitamente al canale ed essere sempre aggiornato sulle ultime novità. Uno sguardo sul mondo, oltre i programmi  Giovedì 1 e venerdì 2 febbraio, in mattinata, hanno avuto luogo all’Arimondi-Eula di Savigliano le giornate seminariali: in tale occasione esperti di diversi settori hanno incontrato gli studenti […]]]>

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Uno sguardo sul mondo, oltre i programmi 

Giovedì 1 e venerdì 2 febbraio, in mattinata, hanno avuto luogo all’Arimondi-Eula di Savigliano le giornate seminariali: in tale occasione esperti di diversi settori hanno incontrato gli studenti per dialogare con loro.

Nell’universo scolastico di oggi è sempre più difficile proporre iniziative che siano al passo con i tempi: la società, infatti, si evolve di giorno in giorno,  soprattutto in ambito tecnologico e con essa anche le esigenze degli alunni, i quali (giustamente) si aspettano un altrettanto rapido adattamento da parte della scuola.

Il progresso è da un lato una realtà estremamente positiva, ma dall’altro uno strumento pericoloso, poichè fa correre il rischio di dimenticare le proprie radici e le proprie tradizioni.

Se c’è un’iniziativa all’interno della nostra scuola che offre un perfetto connubio tra tradizione e innovazione è senz’altro quella delle Giornate Seminariali.

Anche quest’anno, infatti, il Liceo ed il Tecnico hanno riproposto quello che ormai si può definire un “evento pilastro” dell’istituto, presentando seminari e laboratori assolutamente al passo con i tempi e con le esigenze degli studenti.

Le Giornate Seminariali hanno visto come protagonisti docenti universitari, esperti, lavoratori, artisti, associazioni… insomma tutti coloro che hanno avuto una storia da raccontare.

Dalla medicina alla chimica, dalla psicologia alla difesa personale, dal mondo del lavoro a quello delle criptovalute e dell’intelligenza artificiale passando per la musica, l’impresa, la pittura, il cucito, allontanandosi verso culture lontane per poi tornare sul nostro territorio…. questi sono solo alcuni dei microcosmi nei quali i ragazzi si sono addentrati in queste mattinate di transizione tra un quadrimestre e l’altro che, come da decenni a questa parte, registrano un successo e una partecipazione inauditi.

I ringraziamenti più sentiti vanno a tutti quanti i relatori e agli alunni partecipanti, oltre che ai professori e agli organizzatori.

In una scuola sempre in movimento serve trovare dei punti di riferimento per poter proseguire con entusiasmo, e tra questi non possono non esserci le Giornate Seminariali.

I rappresentanti

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Settimana di vittorie in casa CBSport [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2024/01/16/settimana-di-vittorie-in-casa-cbsport/ Tue, 16 Jan 2024 14:50:38 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=35403 In attesa che inizi la seconda parte della stagione calcistica ferma per la pausa invernale, in casa CBSport le altre discipline hanno inanellato una settimana di vittorie. Martedì 9 gennaio la squadra maschile di volley ha regolato in casa con il punteggio di 3-1 il Casellette. Primo set a vantaggio degli ospiti per 25 a […]]]>

In attesa che inizi la seconda parte della stagione calcistica ferma per la pausa invernale, in casa CBSport le altre discipline hanno inanellato una settimana di vittorie.

Martedì 9 gennaio la squadra maschile di volley ha regolato in casa con il punteggio di 3-1 il Casellette. Primo set a vantaggio degli ospiti per 25 a 22, dopodiché, una volta prese le misure, i ragazzi di coach Mosso hanno vinto i successivi 3 set con i punteggi di 25-13, 25-21 e 25-23.
La squadra mista di Volley ha invece vinto in trasferta contro il Giuco’97: partita senza storia per il roster del duo Bono/Coppola che si è aggiudicato i tre set con il punteggio di 10-25, 6-25 ,14-25. Grande soddisfazione per i risultati dopo un difficile inizio di stagione per il volley della CBSport, ma ora che i meccanismi sono oliati a dovere si vedono i risultati.
Gennaio è mese di Cross per l’atletica e i ragazzi della CBSport domenica 14 si sono distinti nel Cross di Castellar dove nella categoria Ragazzi Garnero è arrivato primo; ottimi piazzamenti anche per tutti gli altri Ercolini che hanno partecipato alla competizione portando la CBSport sul podio con la conquista della medaglia di bronzo a squadre.
 
Sempre domenica 14 l’Under15 CBSport ha partecipato al 1° Torneo Pietro Villani organizzato dalla squadra del Piobesi Torinese. Al triangolare hanno partecipato anche le squadre di Luserna, Piobesi e la CBSport si è aggiudicata il torneo battendo nella prima partita i padroni di casa ai rigori – dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi in parità 1-1; per la CBSport a segno Perrone. Nella seconda partita, i biancoblù di mister Bono Emanuele hanno regolato il Luserna per 2-1 – reti di Najhi e Ayubb.
Anche qui grande soddisfazione per un progetto calcistico che sta portando la CBSport a farsi valere nel panorama giovanile.

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Basta lezioni in palestra! Inaugurata la riapertura della scuola Primaria https://www.ilsaviglianese.com/2024/01/08/basta-lezioni-in-palestra-inaugurata-la-riapertura-della-scuola-primaria/ Mon, 08 Jan 2024 14:33:53 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=35264 Con il taglio del nastro da parte del Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio e del sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi Alessandro Sabena si è inaugurata la riapertura della scuola Primaria di Monasterolo, dopo i lavori di efficientamento energetico e di adeguamento sismico. I lavori sono durati dallo scorso aprile fino a pochi giorni […]]]>

Con il taglio del nastro da parte del Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio e del sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi Alessandro Sabena si è inaugurata la riapertura della scuola Primaria di Monasterolo, dopo i lavori di efficientamento energetico e di adeguamento sismico.
I lavori sono durati dallo scorso aprile fino a pochi giorni prima di Natale e sono stati eseguiti dalla ditta Cornaglia F.lli di Caraglio. In questi mesi i ragazzi avevano fatto lezione in cinque aule provvisorie allestite presso la palestra comunale.

di Paolo Biancardi

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La Fiera di San Martino 2023 non ha tradito le attese [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2023/11/14/fiera-di-san-martino-2023-la-fotogallery/ Tue, 14 Nov 2023 18:08:40 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=34502 Si è svolta domenica 12 novembre la tradizionale Fiera di San Martino, che da alcuni anni ha assunto la forma di “Mercà ‘d San Martin”, organizzata dal Comune in collaborazione con la Pro Loco villanovese. Le immagini della giornata:]]>

Si è svolta domenica 12 novembre la tradizionale Fiera di San Martino, che da alcuni anni ha assunto la forma di “Mercà ‘d San Martin”, organizzata dal Comune in collaborazione con la Pro Loco villanovese.

Le immagini della giornata:

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Celebrata la fine delle due guerre mondiali [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2023/11/07/celebrata-la-fine-delle-due-guerre-mondiali-fotogallery/ Tue, 07 Nov 2023 18:12:39 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=34379 Sabato 4 novembre ha avuto luogo la commemorazione del IV Novembre, che celebra la fine della 1ª e della 2ª Guerra mondiale durante la quale si rende omaggio a coloro che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere combattendo a difesa della propria Patria.  ]]>

Sabato 4 novembre ha avuto luogo la commemorazione del IV Novembre, che celebra la fine della 1ª e della 2ª Guerra mondiale durante la quale si rende omaggio a coloro che hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere combattendo a difesa della propria Patria.

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La comunità Sikh ha celebrato la festa del Nagar Kirtan [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2023/10/27/la-comunita-sikh-ha-celebrato-la-festa-del-nagar-kirtan-fotogallery/ Fri, 27 Oct 2023 06:33:44 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=34173 Si è svolta domenica 22 ottobre la festa Sikh del Nagar Kirtan. La comunità Sikh è molto attiva a Marene, soprattutto per la presenza del tempio della zona (Porta del Guru, cioè luogo del culto, Gurdwara in lingua Punjabi). La festa del Nagar Kirtan ricorda un episodio: quando per esprimere la solidarietà e la devozione […]]]>

Si è svolta domenica 22 ottobre la festa Sikh del Nagar Kirtan. La comunità Sikh è molto attiva a Marene, soprattutto per la presenza del tempio della zona (Porta del Guru, cioè luogo del culto, Gurdwara in lingua Punjabi).
La festa del Nagar Kirtan ricorda un episodio: quando per esprimere la solidarietà e la devozione verso il loro Guru, imprigionato, molti suoi seguaci si diressero verso la fortezza dove era rinchiuso e cominciarono a manifestare con canti ed inni sacri. Da quel momento, in tutto il mondo dove esiste una comunità Sikh, si festeggia questa ricorrenza con una processione del Libro Sacro, con festa, inni e canti gioiosi.

Nagar Kirtan significa proprio portare nella città (Nagar) il canto di Shabad (Inni Divini – Kirtan), cioè portare il messaggio di Dio in tutte le comunità. La partecipazione di centinaia di persone della comunità Sikh con i loro vestiti e turbanti colorati ha vivacizzato il paese, sia con la processione e sia in piazza, dove per alcune ore si è pregato, cantato e danzato, anche con la partecipazione di gruppi folkloristici-religiosi della comunità.

La festa del Nagar Kirtan ha visto anche la aprtecipazione dell'amministrazione
La festa del Nagar Kirtan ha visto anche la aprtecipazione dell’amministrazione

La festa era aperta a tutta la popolazione e molte erano le persone che per vicinanza, amicizia e anche solo per curiosità erano presenti, approfittando anche della possibilità di consumare cibo punjabi-indiano offerto gratuitamente.
Al termine della festa, prima del rientro della processione con il Libro Sacro nel tempio, il presidente della comunità Daljit Singh ha consegnato una targa-ricordo molto significativa ai vari rappresentanti delle località della zona dove sono state accolte, e sono residenti, molte famiglie Sikh, alla Questura e alle diverse forze di polizia, alla Protezione civile.

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Famiglie che giocano da vent’anni [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2023/10/21/famiglie-che-giocano-da-ventanni-fotogallery/ Sat, 21 Oct 2023 07:55:31 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=34069 Quattrocento bambini accompagnati da genitori e nonni hanno partecipato alla grande festa “Famiglie in gioco” organizzata sotto l’ala lo scorso sabato 14 ottobre dal Comune con l’aiuto della Ludoteca La casa sull’albero, del Centro famiglie, del Consorzio Monviso Solidale, della cooperativa Proposta 80 e dell’associazione di genitori “Altalena”. L’evento di quest’anno è stato particolarmente sentito […]]]>

Quattrocento bambini accompagnati da genitori e nonni hanno partecipato alla grande festa “Famiglie in gioco” organizzata sotto l’ala lo scorso sabato 14 ottobre dal Comune con l’aiuto della Ludoteca La casa sull’albero, del Centro famiglie, del Consorzio Monviso Solidale, della cooperativa Proposta 80 e dell’associazione di genitori “Altalena”.
L’evento di quest’anno è stato particolarmente sentito poiché ha segnato i primi vent’anni della manifestazione.
Il tema che ha caratterizzato la festa ed i laboratori è stato “In fondo al mar”.
La giornata è stata piena di attività differenti; all’esterno vi era anche la possibilità di fare un giro per la piazza su dei pony. Ogni attività ha riscosso successo, tant’è che tutti gli stand erano pieni ed alla chiusura tutto il materiale era finito.
«È stata una giornata piena di divertimento e gioco. Siamo molto soddisfatte soprattutto nel vedere che dopo vent’anni, quello che proponiamo è sempre un momento molto frequentato dalle famiglie non solo saviglianesi – dichiarano Luisa Colapinto ed Elena Albera, educatrici della ludoteca –. Ci teniamo a ringraziare tutti gli operatori, i volontari e le istituzioni che hanno reso possibile questa festa, nella speranza di continuare almeno per i prossimi 20 anni!».

di Sofia Mazzone

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Faccia a faccia con il “muro di gomma” [FOTOGALLERY] https://www.ilsaviglianese.com/2023/10/19/faccia-a-faccia-con-il-muro-di-gomma-fotogallery/ Thu, 19 Oct 2023 18:49:13 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=34023 È la prima domenica di ottobre. Salgo in auto con mio marito per recarmi in alta Val di Susa, con l’intenzione di guardare fuori dal finestrino con occhi diversi. A Oulx c’è un gran fermento: una folla di gente festosa è richiamata dall’annuale “Fiera Franca”, giunta alla sua 529^ edizione. Il suo nome deriva da […]]]>

È la prima domenica di ottobre. Salgo in auto con mio marito per recarmi in alta Val di Susa, con l’intenzione di guardare fuori dal finestrino con occhi diversi. A Oulx c’è un gran fermento: una folla di gente festosa è richiamata dall’annuale “Fiera Franca”, giunta alla sua 529^ edizione. Il suo nome deriva da un fatto storico: nel 1494 transitarono da Oulx gli eserciti di Carlo VIII diretti alla conquista del Regno di Napoli. Le schiere del re imposero sacrifici enormi alla popolazione, per cui il sovrano decise di ricompensare gli abitanti permettendo loro di tenere in estate una Fiera Franca, cioè libera da tasse foranee. Il suo nome “Franca” sembra quasi un inno alla libertà di movimento, che però non è per tutti. Poco più in là scorre parallela la vita di altre persone meno fortunate, nate e cresciute nel posto sbagliato. Ci dirigiamo presso il Rifugio Fraternità Massi, aperto nel 2018 su iniziativa del sacerdote don Luigi Chiampo, per ospitare i migranti per un massimo di tre notti. Provengono prevalentemente dalla rotta balcanica e dall’Africa, benché siano transitati anche ucraini allo scoppio del conflitto. Qui ricevono dai volontari acqua, cibo, medicine, consigli e supporto.

Su un lato dell’ingresso è affisso un cartello con un elenco delle cose che servono. Il portone è aperto: mi affaccio, vedo capannelli di giovani uomini neri in partenza. Sto per entrare quando esce Piero Gorza, uno dei responsabili. È un insegnante in pensione, antropologo e scrittore, attivo presso il ricovero dagli albori. Mi dice che non ha tempo da perdere: “Il rifugio è al collasso”. Piero è teso, stanco, provato. “Ne abbiamo dappertutto: in questo momento ci sono 200 persone e il rifugio ne può accogliere 80. Ieri i francesi ne hanno respinti 40. Hanno dormito ovunque. Se vuoi comprendere seguimi e osserva. Prima di scattare fotografie chiedi sempre loro il consenso”.  Ci dirigiamo verso la stazione ferroviaria, perché da qui la domenica, a differenza che negli altri giorni, alle 10,40 parte l’unico autobus per Claviere. Gli altri mezzi se ne andranno alle 13,15- 15,15- 17,15, ma per questi il capolinea è Cesana, per cui i migranti percorreranno circa 7 km a piedi per raggiungere Claviere. L’ultimo è alle 19,15, ma i volontari evitano di riferirne l’esistenza per risparmiare ai ragazzi il cammino sulla strada verso l’imbrunire, per non mettere ulteriormente a repentaglio la loro vita.  L’obiettivo dei volontari è di farne partire 40 per ogni tranche, per fare spazio ai nuovi che arriveranno. Dopo pochi minuti ecco spuntare il primo gruppo. Sono tutti uomini dell’Africa subsahariana. Si mettono in coda, vengono chiamati all’appello dai volontari i quali forniscono ad ognuno una bottiglia per l’acqua, che riempiranno in un secondo tempo a una fontana, poi pagano il biglietto e salgono sull’autobus in 50. Non c’è posto per tutti. Cominciano a litigare. Intervengono i volontari e ritorna la calma. Un ragazzino prova a salire con fare simpatico e viene rispedito indietro. Li osservo. Ognuno ha una propria personalità che si manifesta in differenti comportamenti. Mi colpisce l’ultimo della fila; è un uomo con la maglia di lana grigia, dal fare remissivo, tiene la testa bassa, non spinge ed è discosto dal gruppo. Piange in silenzio. L’autobus parte con 10 minuti di ritardo. L’autista è una giovane donna sorridente e gentile che dialoga coi volontari del rifugio, che ormai conosce.

Qui incontro Serena: è anche lei come me un’insegnante ed è una volontaria che non lavora per il rifugio, ma collabora da esterna. Mi aggrego a lei. Mi spiega che adesso, con le nostre auto, dovremo dirigerci a Claviere e aspettare l’arrivo delle varie ondate, per fornire qualcosa da mangiare e da vestire ai ragazzi. Durante il tragitto mi telefona, per chiedermi di tornare a Oulx e di comprare 200 piatti e altrettanti bicchieri. Giungiamo a Claviere, ultimo comune italiano prima del confine con la Francia, quando il carico di speranza del primo autobus è già sceso. Sono giovani uomini affamati che si rifocillano con un po’ di cibo donato dai volontari. Si siedono per terra o sui gradini, alcuni sono minorenni; non avanzano nulla e non mangeranno più almeno fino al giorno seguente. Poi è la volta della scelta dei vestiti, sistemati negli scatoloni e divisi tra pantaloni, maglie, calze, coperte, scarponi, zaini e giubbotti. Questi ragazzi non conoscono la montagna, non sanno che di notte la temperatura scenderà, di conseguenza si spiega loro in francese, inglese, arabo, a seconda della lingua che parlano, di cercare indumenti pesanti. Controlliamo che tutti abbiano qualcosa per coprirsi dal vento e dal freddo. Provo a parlare con qualcuno di loro in francese. Un giovane di 16 anni mi dice che arriva dal Mali e che vuole andare in Francia dove spera di fare fortuna, anche se non ha una meta precisa e laggiù non conosce nessuno. Un altro è del Sudan. Ha attraversato anche lui il mare ed è approdato a Lampedusa, da dove, in tre giorni, è giunto al Rifugio Massi. In seguito si disperdono come formiche e aspettano la notte, quando, a cadenza di tre ogni 5 minuti, s’incammineranno tra i sentieri e i boschi, percorrendo a piedi i 20 km che li separano da Briançon, per evitare il controllo di frontiera al Colle del Monginevro, dove la Paf (Police aux frontières) li respingerebbe in Italia. Siamo in attesa che arrivi il secondo gruppo. Il loro autobus si è fermato a Cesana. Sono in ritardo. Due volontari vanno loro incontro con le rispettive auto per caricarne qualcuno; un gruppo resta in attesa sul posto; Serena e io ci incamminiamo lungo il sentiero. Per la strada raccogliamo un paio di scarponi e calzini abbandonati. Non hanno cura delle cose che vengono loro date, non si rendono conto che possono servire in un secondo tempo, perché hanno la mente rivolta al contingente, a riempirsi la pancia, alla sopravvivenza, a raggiungere la Francia. Finalmente arrivano. Quando vedono che stiamo scattando loro delle foto si bloccano spaventati, così riferiamo che è tutto a posto, che li stavamo aspettando e li conduciamo a mangiare qualcosa. Mi colpiscono la leggerezza, l’affabilità, la carica d’umanità, il sorriso, il contatto fisico della pacca sulla spalla con cui Serena li accoglie. Chiediamo loro da quanto è che marciano, perché hanno impiegato molto tempo a coprire il tragitto; questo è successo in quanto, benché giovani, non sono abituati a muoversi in montagna e le difficoltà aumenteranno per chi s’incamminerà con i rigori dell’inverno. Si rifocillano con quel che rimane, si prendono qualche vestito e decidono di non aspettare il buio: vogliono partire subito, ma a volte la fretta è cattiva consigliera. Durante la breve permanenza al rifugio si sono preparati la traversata, che hanno mappato sul cellulare. Li salutiamo angosciati e speranzosi che ce la facciano a superare il muro di gomma che li rimbalza generalmente per un paio di volte, ma solitamente al terzo tentativo riescono nell’impresa.

Ritorniamo a Savigliano col cuore pesante e con i loro visi e atteggiamenti stampati nella mente. Domenica ho ricevuto una lezione d’umanità dalla costanza e dalla tenacia dei volontari che ho conosciuto: alcuni da quattro anni, ogni domenica, sono in Val Susa a offrire un pasto a gente in fuga dalla fame, dalla guerra, che sogna un futuro simile alla maggioranza degli europei che hanno una casa, un lavoro, la possibilità di studiare e di muoversi sicuri per strada. Durante gli altri giorni della settimana manca il loro supporto. I volontari non vogliono né pubblicità, né essere fotografati. Credono profondamente in quello che fanno: oltre al supporto materiale elargiscono abbracci sinceri e sguardi di incoraggiamento, di cui questa gente ha immensamente bisogno.

In Africa negli ultimi dieci anni ci sono stati più di 500 colpi di stato e in alcuni Paesi essi hanno avuto la frequenza di due all’anno. L’origine di tutto ciò affonda nel colonialismo “nostro”, e ora si sta incancrenendo col gioco perverso di Russia e Cina che ci stanno sostituendo, così che quei popoli finiranno probabilmente dalla padella nella brace. La loro migrazione è un’arma micidiale che destabilizza l’UE, da sempre debole e poco coesa in politica estera. Non so quale sia la strada giusta da imboccare, ma sono convinta che i muri non fermeranno nessuno, solo rallenteranno gli arrivi e provocheranno la morte delle persone e la distruzione delle famiglie.

Dovremo fare anche i conti col nostro inverno demografico e con il relativo invecchiamento della popolazione, per cui sicuramente l’immigrazione in questo frangente sarà una boccata d’aria fresca nella nostra stagnazione. Credo che trovare la soluzione giusta sia un dovere umano oltre che morale e civile, nel rispetto delle persone e della loro dignità.

di Maria Gabriella Asparaggio

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Pep Guardiola a Cuneo per Dialoghi sul talento [FOTO & VIDEO] https://www.ilsaviglianese.com/2023/10/09/pep-guardiola-a-cuneo-per-parlare-del-talento-ai-giovani/ Mon, 09 Oct 2023 08:42:34 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=33806 Mattinata di sport e dialoghi al palazzetto dello sport di Cuneo, dove Pep Guardiola (allenatore del Manchester City, ospite della Fondazione CRC) ha parlato agli studenti delle superiori della Provincia, anche a quelli di Savigliano.  Prima del tecnico spagnolo, hanno preso la parola Massimo Mauro e Pere Guardiola (fratello dell’allenatore) per parlare delle fondazioni benefiche, […]]]>

Mattinata di sport e dialoghi al palazzetto dello sport di Cuneo, dove Pep Guardiola (allenatore del Manchester City, ospite della Fondazione CRC) ha parlato agli studenti delle superiori della Provincia, anche a quelli di Savigliano. 

Prima del tecnico spagnolo, hanno preso la parola Massimo Mauro e Pere Guardiola (fratello dell’allenatore) per parlare delle fondazioni benefiche, e le sportive Arnaudo e Curtis.

«Dalla sconfitta si impara di più ma con la vittoria si vive meglio – ammette Guardiola – Davanti al risultato bisogna stare tranquilli, con l’Arsenal, domenica 8, abbiamo perso, ho dormito un po’ peggio ma ognuno deve fare il proprio lavoro».

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Luigi Mastrangelo grande ospite del torneo di beach volley [FOTO] https://www.ilsaviglianese.com/2023/07/27/luigi-mastrangelo-grande-ospite-del-torneo-di-beach-volley-foto/ Thu, 27 Jul 2023 14:03:35 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=32899 Una leggenda azzurra, dal palmares sconfinato che parla da solo, un centrale che ha segnato significativamente la storia della pallavolo italiana. Gigi Mastrangelo è stato ospite venerdì 21 luglio a Murello per festeggiare al meglio la serata finale della 10ª edizione del torneo di beach volley. Un campione nello sport, ma anche di semplicità e […]]]>

Una leggenda azzurra, dal palmares sconfinato che parla da solo, un centrale che ha segnato significativamente la storia della pallavolo italiana. Gigi Mastrangelo è stato ospite venerdì 21 luglio a Murello per festeggiare al meglio la serata finale della 10ª edizione del torneo di beach volley. Un campione nello sport, ma anche di semplicità e di disponibilità con tutte le persone che gli hanno chiesto un autografo o una foto ricordo.
Da quando si è ritirato dallo sport professionistico fa parte del progetto Legend di “Sport e Salute”, un gruppo di ex atleti (tra i quali anche Lucchetta, Magnini, Yuri Chechi) che ha come obiettivo far crescere i numeri, in termini di pratica sportiva, tra i ragazzi. Viaggiando in tutta Italia, tra palazzetti e vari eventi, attraverso il racconto delle sue esperienze, promuove l’importanza dello sport e di una sana alimentazione, consapevole che, dopo la pandemia, l’attività sportiva è diminuita drasticamente.

Dovendo descrivere “il Mastro” con tre aggettivi, si è immediatamente dichiarato “pignolo”, preciso sia nella vita privata che nella sua carriera, “leale”, una qualità che anche lo sport ti insegna e “umile”: arrivando da una famiglia semplice di un piccolo paese della provincia tarantina è rimasto sempre la stessa persona.
Mastrangelo ha seguito con grande interesse le semifinali e la finale del torneo dove tutte le squadre hanno davvero lottato e dato il meglio di sé, consce di star gareggiando davanti ad una leggenda della pallavolo. “I guardiani della caraffa” di Fossano hanno ottenuto il primo posto, seguiti da ”I Fenicotteri”, al terzo posto si sono piazzati “The Legend” mentre al quarto posto “Le bimbe di via Colombo”. Durante la premiazione, Mastrangelo ha voluto anche dare un riconoscimento speciale al miglior giocatore del torneo – Tudor de “I guardiani della caraffa” – regalandogli un suo pallone autografato. Al termine, come da tradizione, tutte le squadre hanno festeggiato fino a notte fonda con la cena conclusiva omaggiata dalla Pro Loco in piazza a cui, quest’anno, si è aggregato con entusiasmo anche lo stesso Mastrangelo.

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Viaggio ai confini dell’Ucraina: episodio 11 https://www.ilsaviglianese.com/2023/07/17/viaggio-ai-confini-delucraina-episodio-11/ Mon, 17 Jul 2023 12:53:34 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=32763 La nostra rubrica arriva al suo ultimo episodio, con un ultimo giro dei nostri inviati presso la città di Sremska Mitrovica. La Serbia è dichiaratamente nazionalista, come si evince dalle sue bandiere in ogni dove, che non si accoppiano mai a quelle dell’Unione Europea, la quale pare quasi un “peso”. Appena fuori Mitrovica, sull’autostrada, Gabriella […]]]>

La nostra rubrica arriva al suo ultimo episodio, con un ultimo giro dei nostri inviati presso la città di Sremska Mitrovica. La Serbia è dichiaratamente nazionalista, come si evince dalle sue bandiere in ogni dove, che non si accoppiano mai a quelle dell’Unione Europea, la quale pare quasi un “peso”.

Appena fuori Mitrovica, sull’autostrada, Gabriella e Gianluigi incrociano un centauro greco – che vive in Danimarca e sta girovagando in solitaria nell’Europa dell’Est – rimasto senza benzina. Come prassi per la solidarietà che accomuna tutti i motociclisti, i nostri corrispondenti lo aiutano cedendogli parte del loro carburante.
Poco dopo si ferma un terzo motociclista svedese, che offre a sua volta della benzina che tiene in una tanica per l’emergenza.

«Abbiamo imparato, soprattutto viaggiando in Ucraina, a non restare mai col serbatoio vuoto, ad avere sempre anche dei contanti dietro e dell’acqua» racconta Gabriella.

Successivamente, i due ripartono per sconfinare dalla Serbia prima in Croazia e infine in Slovenia. E qui ricomincia la Storia. Se all’inizio del viaggio erano andati alla ricerca del nuovo muro fra Polonia e Bielorussia, a Nova Gorica scatta l’esultanza perché il muro tra Slovenia e Italia non esiste più. Dopo più di un’ora spesa a cercare il punto preciso dove in piazza Bevkov si sono incontrati Mattarella e Pahor per ricordare Gorizia e Nova Gorica come capitale europea della cultura 2025, in un’Europa che si sta nuovamente spaccando i nostri corrispondenti trovano punti di unione e fratellanza.
La tappa successiva è piazza Transalpina, dove il muro è stato abbattuto.
 
Partiti da Nova Gorica, Gabriella e Gianluigi raggiungono l’ultima tappa di questo viaggio eccezionale, iniziato sulle tracce della guerra grande di Ucraina e concluso sui baluardi della Grande Guerra: il traguardo è rappresentato da Caporetto, in Slovenia, dove, nel 1917 gli italiani vennero duramente sconfitti e che oggi conserva musei riguardanti il primo conflitto mondiale. I nostri inviati hanno poi reso omaggio ai caduti del fronte austroungarico presso il loro cimitero che conserva i resti di 600 soldati.
 
Cimitero austroungarico a Caporetto
Cimitero austroungarico a Caporetto

In seguito, i due esploratorio si sono inerpicati sui sentieri che conducono a Celo, sul versante del monte Svinjak, dove resta traccia della fortificazione austroungarica con la cucina, il posto di osservazione e due aree di riposo. La postazione offre una bella vista sul bacino del Bovec, del monte Rombon e sulle montagne circostanti.

Dopo quest’ultimo tributo, Gabriella e Gianluigi sono tornati a Savigliano. «Siamo partiti il 1° luglio e rincasati il 15, percorrendo 7500 km nel cuore dell’Europa attraverso Italia, Austria, Germania, Polonia, Ucraina, Romania, Serbia, Croazia e Slovenia su una moto in perfetto silenzio perché non usiamo l’interfono. Tutto il cammino diventa un monologo interiore – racconta Gabriella – Ho visto per la prima volta come si viva in un paese in guerra e ho compreso che l’Ucraina ha scelto di sua spontenea volontà l’Occidente. Nonostante i posti di blocco, i soldati, i controlli ecc., mi sono sentita libera e questo non è avvenuto ad esempio in Bielorussia, addirittura prima che scoppiasse la guerra. È stata un’esperienza importante che mi ha permesso di capire qualcosa in più rispetto a ciò che si vede al tg. Per rispetto e sicurezza dell’Ucraina non ho condiviso sui social foto di ministeri e luoghi importanti presidiati e rafforzati. Grazie a tutti».

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Dall’impossibile al possibile: a 63 anni conclude la corsa dei sogni in California https://www.ilsaviglianese.com/2023/07/17/dallimpossibile-al-possibile-a-63-anni-conclude-la-corsa-dei-sogni-in-california/ Mon, 17 Jul 2023 06:35:34 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=32718 Dall’impossibile al possibile, un sogno tenuto nel cassetto per anni che finalmente è divenuto reale. Pierluigi Lovera è uno che quel cassetto lo ha aperto ed è riuscito a concretizzare il desiderio di una vita: il 63enne saviglianese, infatti, ha corso (e concluso) la Western States Endurance Run 100 miglia, una delle più famose ultratrail del […]]]>

Dall’impossibile al possibile, un sogno tenuto nel cassetto per anni che finalmente è divenuto reale. Pierluigi Lovera è uno che quel cassetto lo ha aperto ed è riuscito a concretizzare il desiderio di una vita: il 63enne saviglianese, infatti, ha corso (e concluso) la Western States Endurance Run 100 miglia, una delle più famose ultratrail del pianeta, che deve essere percorsa in meno di 30 ore.
Pierluigi inseguiva questo sogno da 5 anni, ma la selezione è durissima: per qualificarsi bisogna avere partecipato a un’altra 100 miglia (ma il nostro concittadino non ha problemi di curriculum, avendo, fra gli altri, percorso il giro del Monte Bianco per ben due volte), poi bisogna avere la fortuna di rientrare fra i 270 sorteggiati. «Non riuscivo a credere di essere stato sorteggiato, quando ho sentito il mio nome in diretta mi sono sentito mancare – ha affermato l’atleta – Era una competizione che aspettavo da tanto e che mi pareva irraggiungibile; oltretutto, il giorno prima della gara, sono stato molto male e ho rischiato di non partire, ma per fortuna è andato tutto per il verso giusto».
Pierluigi, infatti, ha solcato il traguardo dopo 27 ore e 36 minuti di erculee fatiche, attraversando le nevi delle alture e le calure dei canyon, eludendo la ristretta cerchia dei 55 corridori (su 374 totali) che non hanno concluso la gara – il numero è così basso, nonostante l’altissima domanda, per preservare un parco nazionale facente parte del percorso.

«Siamo partiti da Squaw Valley alle 5 di mattina di sabato 24 giugno – continua il tesserato della Podistica Valle Varaita – Oltre al dislivello, mi preoccupavano molto l’escursione termica e il dovere guadare i fiumi, ma l’acqua era talmente tanta che i volontari ci hanno dovuti traghettare con i gommoni. Nel corso del trail ci sono 20 punti di ristoro (aid station), dove vieni rifornito di tutto punto e assistito anche dai grandi di questa manifestazione, tra cui Gordy Ainsleigh, il fondatore della WS: ho trovato molta umiltà e umanità in America.
«Quando ho tagliato il traguardo ero contentissimo – prosegue – Il mio scopo era di finire entro le 30h: ho realizzato un sogno che mai avrei pensato di poter concretizzare».

Non solo la (gigantesca) soddisfazione personale, ma anche un riconoscimento non banale: avendo completato l’evento in più di 24h, Pierluigi ha ricevuto una fibbia color bronzo (chi impiega meno di un giorno ne riceve una argentata): insomma, un souvenir per nulla banale.
«Ringrazio tantissimo Luca, che mi ha fatto da pacer (accompagnatore) per gli ultimi 35km, e la sua compagna Giulia, i quali mi hanno assistito come crew in tre punti – conclude il corridore – Dopo la WS pensavo di mollare, ma adesso (finché il fisico regge) desidero provare nuove esperienze, possibilmente all’estero, che possano soddisfarmi».

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Viaggio ai confini dell’Ucraina: episodio 10 [FOTO] https://www.ilsaviglianese.com/2023/07/14/viaggio-ai-confini-dellucraina-episodio-10-foto/ Fri, 14 Jul 2023 18:42:15 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=32746 I nostri corrispondenti hanno lasciato la “romana” Alba Julia (vedi episodio 9) e si sono diretti a Timisoara.   Timisoara è un’accogliente città della Romania sudoccidentale, nella regione del Banato, famosa per l’architettura stile secessionista e per i suoi edifici barocchi; troneggia cattedrale ortodossa dove c’è un continuo via vai di fedeli. Timisoara è inoltre […]]]>
La cattedrale ortodossa di Timisoara
La cattedrale ortodossa di Timisoara
I nostri corrispondenti hanno lasciato la “romana” Alba Julia (vedi episodio 9) e si sono diretti a Timisoara.
 
Camion di Dacia all'autogrill
Camion di Dacia all’autogrill

Timisoara è un’accogliente città della Romania sudoccidentale, nella regione del Banato, famosa per l’architettura stile secessionista e per i suoi edifici barocchi; troneggia cattedrale ortodossa dove c’è un continuo via vai di fedeli.
Timisoara è inoltre nota perché, nel dicembre 1989, scoppiò la rivoluzione contro il dittatore Ceausescu. Gli eventi che hanno contraddistinto la rivoluzione sono documentati presso il museo della Rivoluzione, dove, all’inizio, c’è un video che riporta immagini e filmati dell’epoca (tra cui il processo a Ceausescu, che dura 10 minuti): a fine video, si afferma che la democrazia, benché imperfetta, sia preferibile a qualsiasi dittatura e che il sacrificio dei martiri della rivoluzione non è mai inutile. Le stanze ripercorrono i momenti salienti della rivoluzione e spiegano perché si è giunti a giustiziare il dittatore insieme alla moglie Elena.

Una stanza del museo che riprende i cartelli dei manifestanti dove si dice abbasso il comunismo e Ceausescu
Una stanza del museo che riprende i cartelli dei manifestanti dove si dice abbasso il comunismo e Ceausescu
In seguito, Gabriella e Gianluigi hanno cercato un confine minore e a Jimbolia, dove c’eravano solo loro, sono passati in Serbia, dirigendosi a Zrenjanin, piacevole città con un retaggio asburgico. A causa delle temperature piuttosto elevate, durante il giorno la città sembra deserta per poi rianimarsi la sera nel centro con la gente seduta ai bar.
Sono poche le bandiere europee che sventolano accanto a quella serba.
Palazzo governativo con del filo spinato sistemato su specie di cavalli di Frisia
Palazzo governativo con del filo spinato sistemato su specie di cavalli di Frisia

Successivamente, i due hanno proseguito verso Novi Sad, fino a Srenska Mitrovica. Durante il percorso, Gabriella e Gianluigi si sono inoltrati nel verde del bellissimo parco di Fruska Gora National Park, zona frequentata dai serbi che vanno in vacanza. In questa zona, dopo Novi Sad, si stanno scavando dei tunnel grandiosi ad opera dei cinesi: la Cina è entrata a gamba tesa in questa parte di Europa. Se il ponte di Braila in Romania è opera di giapponesi e italiani, nella Serbia alleata di Putin è arrivata la mano cinese.

Tunnel dopo Novi Sad
Tunnel dopo Novi Sad

È giunto il tempo di avvicinarsi all’Italia, attraversando Croazia e Slovenia. I nostri inviati renderanno l’ultimo omaggio a Caporetto, presso le trincee della Grande Guerra.

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Viaggio ai confini dell’Ucraina: episodio 9 [FOTO] https://www.ilsaviglianese.com/2023/07/13/viaggio-ai-confini-dellucraina-episodio-9-foto/ Thu, 13 Jul 2023 20:22:56 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=32700 Con partenza da Buzau, Gabriella e Gianluigi sono partiti per Alba Julia. A causa delle elevate temperature, hanno deciso di raggiungere la città attraverso le montagne della Transilvania, ricche di boschi e laghi e non solo: nella regione di Muntenia non mancavano i pozzi petroliferi. La Romania sta cercando di avvicinarsi a marce forzate agli […]]]>

Con partenza da Buzau, Gabriella e Gianluigi sono partiti per Alba Julia. A causa delle elevate temperature, hanno deciso di raggiungere la città attraverso le montagne della Transilvania, ricche di boschi e laghi e non solo: nella regione di Muntenia non mancavano i pozzi petroliferi.

Pozzi petroliferi in Muntenia
Pozzi petroliferi in Muntenia

La Romania sta cercando di avvicinarsi a marce forzate agli standard occidentali anche se restano sacche e abitudini che manifestano nicchie di povertà ed economia di sussistenza, come i piccoli mercanti di frutta e verdura.

«Cerchiamo di comprare sempre dalla gente del posto – commenta Gabriella – Dal giovane (in foto) abbiamo acquistato un melone per 12 lei, l’equivalente di 2 euro e 50: era felice di essere fotografato, come mostra nella posa sorridente e col pollice alzato in segno di saluto».
 
Giovane mercante di frutta e verdura
Giovane mercante di frutta e verdura
Anche i carretti sono una caratteristica della Romania, pur essendocene meno anno dopo anno. S’incontrano il mattino e la sera quando tornano dai campi con il loro carico umano di coppie e famiglie stanche dopo una giornata di lavoro sotto un sole inclemente. La piaga maggiore che continua ad esserci in tutta la Romania è raffigurata dai cani randagi.
 
I due esploratori raggiungono così la città di Alba Julia, fondata dai Romani. È una città piacevole con un cattedrale, una chiesa ortodossa e un centro storico tra le antiche mura della città.
 
Alba Julia
Alba Julia
 
La prossima meta sarà Timisoara, città rumena di pregevole interesse. Successivamente, i nostri vinaiti tenteranno di passare per la Serbia, territorio interessante in questo particolare momento storico essendo “amica” di Putin.
 
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Viaggio ai confini dell’Ucraina: episodio 8 [FOTO & VIDEO] https://www.ilsaviglianese.com/2023/07/13/viaggio-ai-confini-dellucraina-episodio-8-foto-video/ Thu, 13 Jul 2023 06:35:46 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=32650 Raggiunta Dunavatu de Jos, l’ultimo paese raggiungibile sulle ruote, Gabriella e Gianluigi hanno pernottato lì per poi dirigersi verso il delta del Danubio (patrimonio UNESCO e protetto dal WWF). Qui hanno preso il battello e girato per 4 ore sul delta fino a raggiungere il Mare Nero: il delta è vastissimo (l’area tocca i 4.178kmq […]]]>

Raggiunta Dunavatu de Jos, l’ultimo paese raggiungibile sulle ruote, Gabriella e Gianluigi hanno pernottato lì per poi dirigersi verso il delta del Danubio (patrimonio UNESCO e protetto dal WWF). Qui hanno preso il battello e girato per 4 ore sul delta fino a raggiungere il Mare Nero: il delta è vastissimo (l’area tocca i 4.178kmq e ha tre bracci principali, estendendosi fra Romania e Ucraina) e rappresenta il posto ideale per uccelli (come i pellicani e i cigni), anfibi, insetti, cavalli selvaggi e mandrie di bovini allo stato brado.
Il delta, inoltre, costituisce la più grande area della biosfera in Europa, presentando circa 1.200 specie di piante.

«Sembra il paradiso terrestre – commenta Gabriella – Inizialmente i rami sono più stretti, poi diventano più ampi e si intersecano. È un luogo dalle potenzialità economiche notevoli. Cominciano ad esserci degli hotel e si mangia anche bene, ma è un paradiso da noi poco conosciuto».

Successivamente, i due esploratori hanno riattraversato il ponte di Braila, appena inaugurato e visibile già a 30 km di distanza. Sopra di esso la velocità massima di percorrenza è di 60 km all’ora.

I nostri inviati incappano poi sulla spiaggia terminale sul mar Nero, dove stanno costruendo un hotel, per il quale occorrerà molto tempo a sistemarlo (sarà pronto fra un paio di anni): è una costruzione tipica del posto col tetto di paglia. La terra  attorno al delta del Danubio è del demanio: non c’è proprietà privata. Un signore che vi lavora ha poi riferito che l’elettricità è arrivata in quella zona in seguito ai lavori impartiti dal dittatore Ceausescu.
L'hotel in costruzione sulla spiaggia del mar Nero
L’hotel in costruzione sulla spiaggia del mar Nero
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Viaggio ai confini dell’Ucraina: episodio 7 [FOTO] https://www.ilsaviglianese.com/2023/07/11/viaggio-ai-confini-dellucraina-episodio-7/ Tue, 11 Jul 2023 15:13:39 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=32608 Prosegue in terra rumena il viaggio dei nostri corrispondenti: Gabriella e Gianluigi hanno lasciato Pascani per dirigersi verso il delta del Danubio. Lungo il tragitto si sono ritrovati due scenari diversa ma complementari: da un lato, campi sterminati di girasoli, mais e grano gestiti da grandi aziende, dall’altro, un’economia di sussistenza dove utilizzano cavalli, carretti […]]]>

Prosegue in terra rumena il viaggio dei nostri corrispondenti: Gabriella e Gianluigi hanno lasciato Pascani per dirigersi verso il delta del Danubio. Lungo il tragitto si sono ritrovati due scenari diversa ma complementari: da un lato, campi sterminati di girasoli, mais e grano gestiti da grandi aziende, dall’altro, un’economia di sussistenza dove utilizzano cavalli, carretti e allevano capre oppure oche.
In seguito, sono incappati in un appariscente memoriale dedicato alla Prima Guerra Mondiale, che ricordava la morte di 5.000 vittime rumene.

il memoriale
Il memoriale

Non poteva rimanere invisibile un altro memoriale, costruito a fianco della scuola di un paese dove si ricordano tutte le guerre combattute dalla Romania: evidenti i colori della bandiera che cingono il cortile della scuola. Tale memoriale era preceduto da un monumeto che indicava la congiunzione di tre diverse regioni rumene: Moldova, Transilvania e Muntenia.

A Braila i due viaggiatori hanno attraversato il secondo ponte sospeso più lungo d’Europa, inaugurato solo pochi giorni prima: è stato costruito dai giapponesi e montato da degli italiani.

 

«È impressionante ed emozionante attraversarlo – racconta Gabriella – Dall’altra parte s’intravedono i Monti Mancin che dovrebbero essere i più vecchi d’Europa. Il paesaggio è magnifico da qui fino al delta del Danubio».

A proposito del delta del fiume, il paesaggio è caratterizzato da tipiche casupole coi tetti di paglia, alquanto particolari.

Per il momento, l’itinerario dei due esploratori si arresta a Dunavatu de Jos, l’ultimo paese raggiungibile con le ruote.
E nel frattempo, la situazione politico-militare sul confine tra Ucraina e Bielorussia pare peggiorare sempre più rapidamente…

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Viaggio ai confini dell’Ucraina: episodio 6 [FOTO] https://www.ilsaviglianese.com/2023/07/10/viaggio-ai-confini-dellucraina-episodio-6/ Mon, 10 Jul 2023 16:02:08 +0000 https://www.ilsaviglianese.com/?p=32583 Dall’Ucraina i nostri inviati sono entrati in Romania, sconfinando a Siret. Qui, si sono recati allo stadio a cercare il campo profughi sorto all’inizio della guerra, ma la gente del paese ha riferito che i profughi da qui si sono dispersi in tutta Europa: è la nuova “diaspora ucraina”. La polizia era lentissima, Gabriella e […]]]>
Il monastero di Putna
Il monastero di Putna
Dall’Ucraina i nostri inviati sono entrati in Romania, sconfinando a Siret. Qui, si sono recati allo stadio a cercare il campo profughi sorto all’inizio della guerra, ma la gente del paese ha riferito che i profughi da qui si sono dispersi in tutta Europa: è la nuova “diaspora ucraina”.
La polizia era lentissima, Gabriella e Gianluigi sono rimasti ai vari controlli per due ore e mezza finché una guardia li ha fatti avanzare nella corsia preferenziale perché sedevano in moto.
Superati i controlli, i due esploratori hanno raggiunto la Bucovina meridionale e da Siret, lungo il confine ucraino, si sono diretti verso due monasteri: il primo è quello di Putna (monastero ortodosso oggi meta di pellegrinaggio), il secondo è quello di Probota (patrimonio UNESCO).
 
Il monastero di Probota
Il monastero di Probota

Dopo 5.000km di strada, Gabriella e Gianluigi raggiungono Pascani, in attesa di rientrare in territorio ucraino: l’idea per il giorno successivo sarebbe di scendere fino al delta del Danubio e rientrare in Ucraina, ma è da tenere in conto la presenza di una doppia frontiera Romania-Moldavia/Moldavia-Ucraina.

«Perderemmo troppo tempo alle frontiere per cui non riusciamo più ad entrare, perché dobbiamo cominciare a pensare al rientro, poiché sono molti km – spiega Gabriella – Quindi andremo comunque a cercare il delta del Danubio e proveremo a percorrere il ponte di Braila inaugurato due giorni fa, che servirà da esempio al futuro ponte sullo stretto di Messina».
Il passaggio diretto tra Romania e Ucraina ci sarebbe, su un traghetto, ma molto probabilmente, a causa della guerra, è bloccato: nel caso in cui fosse aperto farebbero frontiera sul traghetto e sconfinerebbero di nuovo in Ucraina, verso Odessa.
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