Giovedì mattina si tiene a Roma l’atteso incontro al Ministero delle Attivià produttive per discutere sul futuro degli stabilimenti del gruppo Saint Gobain.
Da lunedì scorso, in vista di questo importante appuntamento, azienda e sindacati si stanno confrontando al fine di giungere ad un accordo per gestire la cassa integrazione, la mobilità e la ripresa della produzione. Per l’Euroveder di Cervasca, martedì sera, si è già giunti ad un’intesa. Per la Sekurit Saint Gobain di Savigliano la trattativa continua, viste le posizioni distanti tra le parti. Gli ostacoli maggiori si sono incontrati sulla gestione dei lavoratori al termine del periodo di cassa integrazione e sul rientro in azienda di servizi precedentemente esternalizzati. Si continua a discutere e già nelle prossime ore potrebbero arrivare novità.
Intanto, si preparano le valigie per andare a Roma. Saranno presenti il sindaco Sergio Soave, il consigliere provinciale Giulio Ambroggio ed il consigliere comunale Marco Buttieri. Con loro, oltre ai sottosegretari Michelino Davico e Guido Crosetto, ci saranno l’ex presidente della Provincia Raffaele Costa e la presidente appena eletta, Gianna Gancia. Quest’ultima ha dichiarato: «Ritengo le vicende relative ai due stabilimenti Saint Gobain di Savigliano e Cervasca assolutamente prioritarie: per questo, anche nelle more degli adempimenti previsti, ovvero la formazione della Giunta e la convocazione del Consiglio provinciale, mi sono confrontata stamane con i colleghi consiglieri Giulio Ambroggio e Tullio Ponso che già nella precedente legislatura hanno avuto modo di seguire da vicino la vertenza nei loro rispettivi ruoli precedenti, di vice presidente del Consiglio provinciale e di sindaco di Cervasca. Ho avuto modo di parlarne anche con l’on. Raffaele Costa, al quale ho chiesto di essere presente all’incontro romano, proprio in forza del suo forte impegno. Ho avuto un primo colloquio anche con i sindaci di Savigliano e Cervasca, on. Soave e avv. Serale: condivideremo una linea comune del territorio. Del resto, ritengo che la salvaguardia dei posti di lavoro non abbia colore politico».
Ore decisive, dunque. Come auspicato nei giorni scorsi da Costa, «si arrivi a Roma con un principio d’intesa», anche se siglato all’ultimo, ai piedi della scaletta dell’aereo.