ULTIM’ORA – Giovedì 12 aprile, ore 15
A Savigliano e dintorni, tutti con il naso all’insù a scrutare il cielo da 24 ore. Piove ormai da cinque giorni ed i torrenti della zona si sono fatti minacciosi.
A Savigliano, alle 18 di mercoledì sera, è scattato il primo allarme: in borgo Marene e nelle zone alluvionate il 30 maggio scorso è passata l’auto dei Vigili urbani con l’altoparlante: pericolo esondazioni, si consiglia di prepararsi. E infatti, in molti hanno già piazzato sacchetti di sabbia e teli di nylon di fronte alle porte delle abitazioni e dei capannoni. I più attrezzati stanno pompando fuori l’acqua dai tombini, per evitare che le falde acquifere s’innalzino e vadano ad allagare garages, cantine e tavernette. In tanti hanno portato l’auto in strada, togliendola dai box che potrebbero diventare delle vere e proprie trappole.
Un nuovo allarme alle 6 del mattino, con lo stesso copione. Per fortuna, l’alluvione di un anno fa ha insegnato qualcosa. Il Maira è uscito in campagna, nella zona di cascina Tolosana (zona molto soggetta ad allagamenti). Il Mellea è per ora sotto controllo, ma l’acqua arriva ormai a lambire il bordo degli argini. Desta qualche preoccupazione anche il Varaita, dove la forza delle acque si rivela particolarmente violenta.
Il Maira è già esondato, invece, a Cavallermaggiore. L’acqua del torrente è arrivata di nuovo, come un anno fa, a lambire la circonvallazione, che per fortuna funge da argine ed impedisce che l’ondata raggiunga la città. Sott’acqua la sede della società di pesca sportiva “Lago Isola”, davanti al parco acquatico Le Cupole. Sempre sull’argine sinistro, la piena ha raggiunto strada Castiglione, dove ci sono alcune aziende agricole. Chiusa la strada per Cavallerleone, paese dove l’allarme è rosso. L’acqua del Maira è uscita, come sempre, nella zona del ponte della ferrovia per Moretta (da anni in disuso), causando quasi gli stessi problemi del 30 maggio 2008. Per ora, il paese è salvo perché è stato costruito un canale artificiale per incanalare le acque (si sta tuttora scavando) e si è creata una barriera con sacchi di sabbia e nylon. In via Ruffia, invece, ci sono due metri d’acqua. Sconsolato il sindaco, Giovanni Bongiovanni: «Siamo allo stesso punto di un anno fa. L’assessore Bruna Sibille ci aveva promesso che la Regione avrebbe fatto qualcosa, ma non è stato fatto niente. Adesso è ricominciato a piovere il Maira ci fa ancora paura».
Le previsioni meteo parlano di schiarite solo nel week-end. Sarà forse ancora un venerdì di paura. In undici mesi, siamo alla terza inondazione.
Guido Martini