Debora Caprioglio è stata la protagonista della commedia “Il signore va a caccia” di Georges Feydeau andata un scena al teatro Milanollo sabato scorso. L’attrice – nata a Mestre il 3 giugno 1968 – ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo per poi esordire, a soli diciotto anni, nel cinema a fianco di Klaus Kinski nel film Nosferatu. Però, a farla conoscere al grande pubblico ci pensò Tinto Brass nel 1991, affidandole la parte della protagonista nel film Paprika, che la lanciò come sex symbol del cinema italiano degli anni Novanta. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lei davanti ad una buona tazza di caffè.
È la prima volta che viene a Savigliano?
Ho già recitato al Milanollo diversi anni fa. Il teatro mi aveva affascinato per la sue caratteristiche, ma soprattutto per quel senso di intimità che trasmette.
Ha avuto l’opportunità di visitare la città?
Oggi sono andata a fare shopping in centro ed ho avuto modo di apprezzare le bellezze della città, ma non solo. Sono anche rimasta piacevolmente colpita dalla gentilezza degli abitanti e dal calore umano che riescono a trasmettere.
Nella commedia in scena questa sera, il regista Mario Scaccia ha preferito anteporre la comicità alla parodia ed all’ironia. È un ritorno al teatro popolare di alcuni anni fa?
La commedia “Il signore va a caccia” rappresenta il tipico stile di Feydeau che il regista Scaccia ha saputo proporre fedelmente. Nella pièce, i personaggi interpretano la caricatura di sè stessi e le battute si susseguono in perfetta armonia con i movimenti degli attori. La trama è molto frizzante e ricca di ironia. Il pubblico gradisce molto questo genere di teatro.
Dal palco riesce a percepire se si è creato un buon feeling con il pubblico?
Assolutamente sì. Lo spettacolo lo fanno sia l’attore che le persone presenti in sala. Una grande attrice deve vivere delle emozioni e saperle trasmettere al pubblico. Solo così si riesce a creare un buon feeling con gli spettatori.
In televisione ha affiancato Maurizio Costanzo nella conduzione di “Buona Domenica” su Canale 5. Come si è trovata in quel ruolo?
Mi sono divertita. Ho giocato in un ruolo che non mi è consono. Però, quando mi capita l’occasione, cerco di sfruttare la televisione per acquisire maggiore visibilità ed ulteriore popolarità.
Considera la sua partecipazione al reality show “L’isola dei Famosi” un’esperienza importante?
È stata un’esperienza che ha lasciato il segno, ma è da fare una volta sola. Il digiuno forzato e la vita dura sull’isola influiscono sia fisicamente che psicologicamente.
Lei ha lavorato con famosi registi cinematografici come Lamberto Bava, Francesca Archibugi e Tinto Brass, con chi si è trovata meglio?
Sono tutti grandi professionisti ed ognuno di loro mi ha dato qualcosa. La carriera di un’attrice è fatta di incontri e di opportunità.
Per molti, lei è rimasta l’icona sexy degli anni ’90. È un’etichetta che le dà fastidio?
Mi ha dato fastidio allora, adesso non più. Gli anni ’90 fanno ormai parte della mia gioventù. Comunque, sono molto soddisfatta della mia carriera artistica e, soprattutto, sono orgogliosa che la gente apprezzi la mia professionalità.